Vanno nel senso di una maggiore etica e di un maggiore risparmio nella gestione della cosa pubblica le 4 mozioni presentate oggi in Provincia dal consigliere provinciale e candidato sindaco alle primarie del centro sinistra per l’Italia dei Valori Samuele Raggi.
<Il parlamento, grazie ai voti della Lega, negando l’arresto al deputato del Pdl Nicola Cosentino, accusato di collusione con la Camorra – ha premesso Raggi – ha dato un segnale indecente al Paese aumentando quella distanza che esiste fra i cittadini e chi fa politica, anche nei confronti di chi la fa con onestà. Ma chi ricopre una carica pubblica, dovrebbe farlo seguendo l’articolo 54 della Costituzione che impone di amministrare la cosa pubblica con disciplina ed onore. Occorre ridurre questa distanza anche a livello locale dando esempio di maggiore etica nel ricoprire una carica elettiva. Un esempio da dare ai cittadini sarebbe quello di rendere incompatibile il ruolo di presidente di commissione per i consiglieri condannati>.
Le altre mozioni chiedono invece una riduzione dei costi della politica. <Ai cittadini si chiedono sacrifici per superare la crisi – ha aggiunto Raggi – Si parta chiedendoli alla politica, anche la nostra Provincia dia esempio di sobrietà>. Innanzitutto, secondo Raggi, eliminando le auto blu. <Trespidi, nel 2009 in campagna elettorale, aveva promesso che non si sarebbe servito dell’auto blu. Invece, senza imbarazzo, usa una nuova Audi A6 da 50 mila euro che la Provincia ha acquistato in leasing>. Un’altra mozione chiede un taglio del 20 per cento alle indennità del presidente del consiglio, del presidente della provincia e degli assessori. >.
Si chiede inoltre che vengano ridotti proporzionalmente le retribuzioni dei membri delle società pubbliche partecipate nonché un taglio del 20 per cento al gettone di presenza dei consiglieri provinciali. <Con i soldi risparmiati da questi tagli si crei un fondo per iniziative sociali a difesa delle fasce più debole della popolazione per tamponare gli effetti di questa crisi economica>. L’ultima mozione chiede invece di modificare il regolamento del consiglio provinciale imponendo ai consiglieri di firmare la presenza su un registro al momento dell’appello e all’uscita. <Questo – ha concluso Raggi – serve per rendere più trasparente l’attività di ciascuno di noi in virtù del tempo che ad essa viene dedicato>.