«Prima bocciano le proposte del centrodestra, poi a distanza di anni le ripropongono per incassare ogni merito. Gli amministratori regionali del Partito Democratico non mancano di dimostrare la nota doppiezza della sinistra ripresentando ora “Adotta la terra”, progetto di contrasto del dissesto idrogeologico. Nato nel 2013 sotto l’ultima amministrazione provinciale di centrodestra per volontà dell’allora assessore all’Agricoltura, il leghista Filippo Pozzi, il programma fu successivamente bocciato nel 2014 dall’assessore regionale Tiberio Rabboni del Pd, secondo il quale la giunta Errani non intendeva finanziarlo per non risultare coinvolta in iniziative di questo tipo. È con non poca sorpresa che in questi giorni assistiamo ad un rilancio del progetto da parte dell’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo».
È l’attacco del consigliere regionale leghista Matteo Rancan, che questa mattina ha presentato all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna un’interrogazione a risposta scritta per chiedere se vi è la disponibilità dell’ente di erogare contributi economici agli agricoltori che si faranno carico della manutenzione del territorio.
«Il mancato finanziamento da parte della Regione – evidenzia Rancan – mise così fine all’azione di prevenzione del dissesto idrogeologico da parte delle aziende agricole di alta collina e montagna, privandole inoltre di una fonte di reddito aggiuntiva. Se, come dichiarato da Gazzolo, agli agricoltori deve essere riconosciuto un rischio nella gestione dei rischi in quanto principali conoscitori del territorio, è ingiusto che ad essi siano concesse solo detrazioni fiscali. La giunta Bonaccini – propone – deve infatti prevedere aiuti concreti, come furono i 250mila euro previsti dall’amministrazione provinciale di Piacenza guidata da Massimo Trespidi, per sostenere gli agricoltori che parteciperanno al piano».