Macabra scoperta alle mura del Facsal, gatto sepolto in una scatola da scarpe

 Gli muore il gatto e, per dargli degna sepoltura, decide di seppellirlo sotto le mura del Facsal. La macabra scoperta è stata fatta da Cristina Balteri, presidente dell’Enpa di Piacenza (Ente nazionale protezione animali). Anzi, per la precisione, da Wendy, cane da caccia dell’avvocato piacentino.

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Il segugio, portato a spasso dalla sua padrona nella zona, seguendo l’istinto ha iniziato a scavare con insistenza proprio sotto le mura, nei pressi della fontana, ed è a quel punto che Balteri ha deciso di dare un’occhiata: “Me ne ero già accorta qualche tempo prima e avevo segnalato la circostanza alle forze dell’ordine ma evidentemente nessuno aveva deciso di occuparsene. Sabato, invece, il cane ha dissotterrato la carcassa, in stato di decomposizione e allora abbiamo avvisatola polizia e con mio marito e gli addetti di Iren si sono occupati della bonifica”.

Una circostanza alquanto singolare, vista la scelta di utilizzare il prato sotto le mura come cimitero per animali, ma anche visti i tempi di intervento. Da settimane, infatti, la comunicazione era stata data a chi di dovere ma, fino a pochi giorni fa, la carcassa non era stata rimossa. “L’animale era di grosse dimensioni, un gatto domestico, e forse non avendo altra area dove seppellirlo lo hanno sepolto in quel luogo. Era contenuto in una scatola da scarpe – ha precisato l’avvocato Balteri -, già piuttosto a brandelli, perché altri cani avevano provato a dissotterrarla. Questo, però, da l’idea del degrado, visto che nessuno si è accorto o ha voluto accorgersi di questa situazione”.