Nuova grana per il sindaco Dosi e la sua giunta in piena campagna elettorale. "Sinistra per Piacenza", formata da Rifondazione comunista, Sel e Comunistri italiani, ha infatti deciso di abbandonare la maggioranza (LE RAGIONI NEL COMUNICATO SOTTO). Una scelta che forse era nell'aria da tempo anche se il sindaco Paolo Dosi, a Radio Sound95/Piacenza24, ha fatto sapere di nutrire ancora qualche speranza di ricucire lo strappo. "Una decisione legittima – ha spiegato – Dosi – anche se riteniamo che occorre attendere cosa pensano tutte le componenti che formano Sinistra per Piacenza". Va infatti precisato che la nota arriva da Prc, che è sicuramente la forza principale della coalizione di Sinistra per Piacenza, ma non l'unica. Al momento in stand by la posizione dell'assessore Luigi Rabuffi, in giunta in quota Prc. Anche su questo aspetto il sindaco è stato chiaro: "Con Rabuffi abbiamo intrapreso da oltre due anni un percorso che giudico positivo. Vorrei che proseguisse nella sua opera. Rimpasto in vista? Al momento lo escludo". E' tuttavia David Santi, segretario del Prc, a chiarire che la decisione per ora è stata presa dal Prc: "Attendiamo cosa decideranno Sel e i comunisti italiani, ma per noi l'esperienza è conclusa. In base alle loro decisioni si valuterà anche se si potrà dire conclusa anche l'esperienza politica di Sinistra per Piacenza". Prosegue Santi: "A Rabuffi va tutta la mia solidarietà e il mio plauso per il lavoro svolto finora. Rabuffi è sempre stato al nostro fianco per cui credo che non regalerà sorprese". Non è dunque escluso che Rabuffi possa rassegnare le dimissioni nelle prossime ore, al massimo nei prossimi giorni.
DI SEGUITO LA NOTA DI RIFONDAZIONE
Gli organismi dirigenti del P.R.C. per la chiusura dell'esperienza di governo al comune di Piacenza.
Rifondazione Comunista ritiene che non sussistano più le condizioni di una permanenza di “Sinistra per Piacenza”, la lista costituita oltre che dal P.R.C. anche dai Comunisti Italiani e da S.E.L., nella maggioranza di governo guidata dal sindaco Dosi, nonostante il grande e non rituale apprezzamento per la qualità del lavoro svolto dal proprio assessore Luigi Rabuffi.
E' questo il giudizio espresso all'unanimità dagli organismi dirigenti del partito in sintonia con il giudizio emerso dalla consultazione degli iscritti al circolo cittadino.
Nei mesi scorsi una delegazione congiunta delle tre forze della sinistra ha palesato al sindaco e agli alleati del centro-sinistra il proprio disagio per il comportamento viziato da autosufficienza del PD che ha portato spesso quest'ultimo ad assumere decisioni non condivise.
E' stato quindi avviato un articolato percorso di verifica programmatica nella quale sono stati posti al centro i temi salienti per la sinistra di alternativa che chiedeva rispetto degli impegni assunti con l'elettorato e considerazione delle differenti sensibilità politiche rappresentate dalla sinistra.
Sinistra per Piacenza ha chiesto al sindaco e al PD che l'azione di governo fosse tesa a:
ripubblicizzazione del servizio idrico integrato in coerenza con l'esito referendario,
riportare in capo al sistema pubblico la gestione degli asili e dei servizi alla persona oggi fortemente privatizzati,
vincolare a verde pubblico per quanto non ancora edificato nelle aree militari (parco della Pertite),
chiusura definitiva dell'inceneritore alla fine del 2020,
realizzazione del registro delle unioni di fatto,
rappresentanza amministrativa delle comunità migranti.
La risposta pervenuta è stata di totale chiusura, su nessuno dei punti succitati è stata manifestata la benché minima disponibilità.
Questa situazione è frutto della svolta moderata e liberista che il “renzismo” produce anche nei territori.
Per Rifondazione Comunista si conclude al comune di Piacenza un ciclo politico caratterizzato da un riformismo moderato temperato, però, anche da scelte di progressiste.
Il P.R.C. nell'avanzare la propria valutazione chiede dunque che anche le altre due forze della lista di Sinistra per Piacenza, le quali hanno condiviso sino ad ora critiche e richieste di rettifica alla linea assunta dal centro-sinistra, si esprimano con coerenza per la chiusura dell'esperienza di governo della città.
Per tali ragioni, nei prossimi giorni, chiederemo un confronto con P.d.C.I. e S.E.L. per condividere nel modo più unitario possibile tale orientamento e assumerne le dirette conseguenze.
David Santi segretario prov.le P.R.C.
Cesare Maggi segretario cittadino P.R.C.