Fondazione, Foti (FdI): “Controlli del Ministero? Meglio tardi che mai”

Fondazione di Piacenza e Vigevano: "Il Ministero chiede chiarimenti? Meglio tardi, che mai”. Questo il commento di Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. “La richiesta di chiarimenti sulla gestione degli ultimi 14 anni della Fondazione di Piacenza, ancorché benvenuta, appare oltremodo tardiva. In ogni caso, speriamo almeno che serva a mettere un po' di ordine in una serie di vicende che, sebbene più volte rese pubbliche e denunciate, sono sempre state considerate con ilarità da altrettanto noti maggiorenti cittadini " sostiene Foti.

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“Che un giorno in Fondazione si sia deciso di perdere un po' di capitale dei piacentini nelle Funivie di Marileva e l'altro nella partecipazione in Notrine Sa – continua la nota – non sorprende, atteso che non si tratta neppure dei peggiori investimenti della Fondazione. Così come l'avere ingessato per alcuni prossimi lustri il patrimonio della Fondazione è fatto in più sedi denunciato, ma evidentemente qualcuno ha fatto finta di non sentire”.

“D'altra parte – aggiunge Foti – non occorreva certo trasformarsi in Sherlock Holmes per scoprire come, per tanti anni, la Fondazione avesse investito in violazione dei principi di prudenza esplicitamente richiamati nel suo statuto: gran parte delle operazioni sono chiaramente indicate nei suoi bilanci, quasi mai contestati, se non negli ultimi due anni”.

“Ma tant'è: fin dai tempi in cui un piacentino benemerito come il Dr. Ettore Gotti Tedeschi metteva in guardia sulla gestione disinvolta della Fondazione – afferma Foti – si sarebbe dovuto intervenire e decisamente per riportare ordine nell'organo, ma si preferì fare finta di non vedere e non sentire”.

“Non rimane ora che attendere gli esiti delle verifiche che il Ministero ha disposto – conclude l'esponente di Fratelli d'Italia – ma soprattutto occorrerà essere ben fermi e determinati nell'evitare per il futuro avventure che, oltre a non portare da nessuna parte, hanno soltanto danneggiato la Fondazione, quanto meno a livello d'immagine”.