Bonifica, la Regione: “No a sospensione elezioni”. Foti: “Ricorso al Tar”

La Regione Emilia-Romagna “non ritiene sussistano i presupposti per l’assunzione di iniziative di carattere straordinario quale la sospensione della consultazione elettorale per l’elezione dei Consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica per consentire l’approvazione del regolamento per l’esercizio del voto telematico”, dal momento che si tratta di “una modalità aggiuntiva da implementare”.

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A dichiararlo è Simona Caselli, assessore alle Politiche agricole, rispondendo ieri in Aula ad una interpellanza di Tommaso Foti (Fdi-An) che chiedeva “quali urgenti azioni intenda assumere la Giunta regionale" affinché i Consorzi "adempiano agli obblighi che la legge dispone ai fini dell’introduzione del voto telematico”.

Secondo l’assessore, la modalità di voto telematica non solo presenta “costi economici particolarmente elevati” ma anche “notevoli difficoltà operative” e quindi, “alla luce delle problematiche riscontrate, sono ancora allo studio soluzioni sostenibili”: in ogni caso, rimarca, “si ricorda che ai consorziati che non hanno la possibilità di recarsi ai seggi è assicurato il voto per delega”.

Foti si è dichiarato non soddisfatto della risposta, ribadendo che “la Regione non si è voluta avvalere dei suoi poteri” e ha quindi annunciato di “aver già presentato ricorso al Tar di Parma per le elezioni del consorzio di Bonifica di Piacenza”.

 

CONSORZI BONIFICA. FOTI (FDI-AN): "DOPO MALTEMPO NEL PIACENTINO, VANNO ABOLITI". ASSESSORE GAZZOLO: "NON SONO PREVISTI INTERVENTI NORMATIVI, CONCORRONO ALLA DIFESA DEL SUOLO"

Interpellanza del consigliere con risposta immediata in Aula: "Danni gravissimi, i risultati dell'azione dei Consorzi sotto gli occhi di tutti". L'assessore: "La Giunta non ravvisa la necessità di azioni finalizzate alla riforma dei Consorzi, né di interventi verso il Governo tesi all'abolizione di questi enti"

Dopo gli eventi atmosferici che hanno colpito nella notte tra il 13 e il 14 settembre scorsi la provincia di Piacenza, provocando soprattutto nelle zone di montagna, danni gravissimi oltre che alle infrastrutture, alle abitazioni civili, alle attività produttive (commerciali e artigianali), e alle colture agricole, "non pare proprio che il Consorzio di bonifica di Piacenza abbia assolto le funzioni allo stesso delegate dalla vigente legislazione regionale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Consorzio di bonifica di Piacenza (ma così è, in generale, per tutti) fa acqua da tutte le parti”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interpellanza rivolta alla Giunta finalizzata a sapere se l'esecutivo regionale "intenda sollecitare il Governo ad abolire i Consorzi di bonifica (così recependo le numerose proposte di legge presentate in merito – da un po’ tutte le forze politiche – nei due rami del Parlamento)", anche alla luce del fatto "che non si capisce quale sia l'utilità della presenza a livello regionale di più enti (autorità di bacino, genio civile, province, consorzi di bonifica, comunità montane, parchi), a cui sono affidate le medesime competenze di salvaguardia del territorio". Con il suo atto ispettivo, Foti vuole inoltre sapere il giudizio della Regione "sull’utilità di tali Consorzi (in primis, il Consorzio di bonifica di Piacenza), alla luce del costante peggioramento della sicurezza idrogeologica del territorio italiano – a partire da quello piacentino – in conseguenza del quale anche modesti eventi meteorologici causano danni a cose e/o persone con gravissime ricadute sul piano dei costi umani e materiali". Infine, il consigliere domanda "se non si possano recuperare dalla soppressione dei Consorzi di bonifica almeno una parte delle risorse necessarie per porre in essere l'improcrastinabile azione di risanamento del dissesto idrogeologico”.

Nella risposta in Aula, durante la seduta assembleare di ieri, Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, ha detto che l’evento meteorologico avvenuto nella notte fra il 13 e il 14 settembre, nel piacentino, "non è stato né modesto né prevedibile: in un intervallo di tempo limitato, si è verificata un’intensità di precipitazione elevatissima, provocando l’ondata di piena del Trebbia e del torrente Nure, con le note pesantissime conseguenze".

Per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, la Regione sta lavorando "attraverso la Direttiva Alluvioni per ricomporre in un quadro unitario le attività di prevenzione e protezione con quelle legate alla gestione dell’emergenza, con il coordinamento di tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti. In questo contesto- sottolinea l'assessore- assume una significativa rilevanza il ruolo dei Consorzi di bonifica, ai quali leggi nazionali e regionali assegnano precise funzioni in materia di difesa del suolo".

Gazzolo aggiunge che la Conferenza Stato-Regioni del settembre 2008 ha sancito ulteriormente che i Consorzi di bonifica "concorrono alla difesa del suolo, alla gestione delle acque a scopo prevalentemente irriguo e alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente". Per quanto di competenza della Regione, "non si ravvisa la necessità di ulteriori interventi legislativi o di azioni amministrative finalizzate alla riforma dei Consorzi di bonifica, né tantomeno di interventi verso il Governo tesi all’abolizione di questi enti".