“Bisogna guardare in faccia la realtà: nei confronti dei profughi si sta mettendo in atto un’accoglienza falsa e deviante. Ora più che mai serve un sistema di accoglienza che sia preciso, dignitoso ed educante. Avanti così non si può andare”. E’ ferma e critica la posizione del Partito Democratico nei confronti del sistema di accoglienza degli immigrati sul territorio piacentino. Nei giorni scorsi il Tavolo degli enti locali del Pd ha varato un documento unitario che punta a porre all’attenzione politica locale, della Regione e del Governo il tema dell’accoglienza dei profughi analizzandolo dal punto di vista etico e organizzativo. A illustrarlo il consigliere regionale Gian Luigi Molinari insieme con l’assessore al Welfare del Comune di Piacenza Stefano Cugini e alla vicepresidente della Provincia Patrizia Calza. Secondo il Pd il rischio “è che il sistema di accoglienza esploda e occorre evitare la tensione sociale”. “Per questo – ha detto Molinari – riteniamo sacrosanto esprimere la nostra opinione affinché si trovi una soluzione che sia la più condivisa possibile”. Ad oggi sul territorio provinciale – tra strutture ricettive private e rete Caritas – soggiornano 567 stranieri, 188 di questi nel solo comune capoluogo. Sono 22 i comuni, sui 48 totali, che al momento non ospitano stranieri. Gli sbarchi stanno aumentando e il Pd, pur mantenendo fermo lo spirito della solidarietà umana, intende prendere per mano la situazione con un documento “che offre prima di tutto soluzioni concrete”. Non ha usato giri di parole Calza secondo cui “questo è un sistema di accoglienza farlo perché non si può negare che molti dei gestori lo fanno per profitto”. La vicepresidente della Provincia ha insistito molto sul fatto che debbano esistere “degli obblighi anche per l’ospitato, in particolare quelli di accettare le regole culturali del paese ospitante”. In buona sostanza la proposta è quella di una “rivoluzione dell’accoglienza anche sotto il profilo dei controlli” ha sottolineato Cugini.
Nelle prossime settimane il documento passerà all’esame del direttivo provinciale del Pd. L’auspicio del partito è poi che si trovino convergenze anche con le altre forze politiche. “Il tema è comune e va affrontato quanto prima”.