Carta diritti del lavoro Cgil arriva a Zerba, più piccolo comune dell’Emilia

 Vuole essere “universale” sin dal nome. E così è, nei fatti, fin d'ora. Stiamo parlando della Carta Universale dei diritti del lavoro che la Cgil sta promuovendo in questi mesi attraverso una raccolta firme capillare su tutto il territorio nazionale che nei giorni scorsi è arrivata addirittura nel Comune più piccolo dell'Emilia-Romagna: Zerba, in Provincia di Piacenza, 79 abitanti secondo l'ultimo censimento ISTAT.

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Il banchetto, allestito nell'unico bar del paese abbarbicato sull'appenino piacentino (unico avamposto emiliano a confinare con il Piemonte, ndr) ha visto la partecipazione del segretario della Camera del Lavoro di Piacenza, Gianluca Zilocchi, e la firma del sindaco del Paese, Claudia Borrè.

“La proposta della Cgil vuole essere universale, il progetto di legge di iniziativa popolare per un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori che vuole estendere diritti a chi non ne ha è una questione che riguarda tutti, per questo abbiamo scelto di non lasciare indietro nemmeno il Comune più piccolo della Regione – spiega Zilocchi – E il successo che la raccolta firme sta riscuotendo, con oltre 6mila firme raccolte solo nel Piacentino, ci conferma che la strada dell'universalità è l'unica da seguire”.

La ridefinizione dei principi universali, le norme legislative che diano efficacia generale alla contrattazione in base a regole di democrazia e rappresentanza valide per tutti, la riscrittura dei contratti di lavoro sono i tre pilastri della proposta di legge a sostegno della quale sarà avviata una raccolta di firme. La campagna per i quesiti referendari proseguirà fino all'inizio di luglio, mentre quella per la Carta terminerà l'8 ottobre.