«La riorganizzazione della Polizia municipale di Piacenza ancora non decolla nonostante da mesi gli agenti denuncino alcune evidenti criticità. Il sindaco e la giunta prendano provvedimenti una volta per tutte o la Lega Nord agirà nelle sedi competenti».
Luca Zandonella, segretario della sezione cittadina del Carroccio, torna a pungolare l’esecutivo di palazzo Mercanti affinché provveda al riordino del corpo in tempi brevi, partendo dalla verifica di alcune delle richieste di esonero dall’attività in strada presentate dai vigili urbani lo scorso anno. In mattinata l’esponente leghista ha protocollato in municipio e all’Inail una richiesta di chiarimenti sulla sicurezza sul lavoro dei dipendenti comunali, che fa seguito alla lettera consegnata agli uffici comunali il 15 aprile per conoscere se prima di quella data erano stati effettuati i controlli, già invocati dal Carroccio a novembre 2015, sui certificati controversi presentati da alcuni agenti.
Nel documento, tra i cui destinatari figurano il sindaco Paolo Dosi, l’assessore al Personale Luigi Gazzola e il comandante della Polizia municipale Stefano Poma, Zandonella chiede chiarimenti riguardo:
· la nomina dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (rls)
· l’organizzazione di incontri con i lavoratori sui rischi relativi alle proprie funzioni, salute e sicurezza
· la predisposizione di periodiche visite mediche specifiche per i lavoratori
· l’accertamento della non idoneità ad utilizzare armi o a condurre veicoli tra i vigili
· la presenza di potenziali pericoli nei luoghi di lavoro e gli eventuali provvedimenti adottati o previsti per la loro messa in sicurezza.
«Fino ad ora – accusa il segretario cittadino della Lega – l’amministrazione Dosi non ha dato alcuna risposta alle nostre sollecitazioni, per cui non è chiaro quale indirizzo intendano dare alla polizia municipale e per quale motivo non sia stata nominata una commissione medica esterna che accerti l’idoneità di alcuni agenti a svolgere il proprio compito in strada e il diritto di essere assegnato a mansioni burocratiche per altri. Oltre a non essere attenta alle richieste di intervento contro la criminalità da parte dei cittadini, l’amministrazione si rivela sorda anche a quelle dei propri dipendenti, che per mesi sono rimasti senza rls».