“Teniamo fermamente alla Costituzione. Questa riforma non modificherà i suoi concetti fondamentali”. Le istituzioni piacentine si schierano per il “Sì” in vista del referendum confermativo di ottobre. Questo il succo del momento politico che si è tenuto oggi sotto le volte di Palazzo Gotico a cui hanno partecipato, con in mano una copia della Carta, gli eletti del Partito Democratico nelle varie istituzioni: erano presenti il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, il deputato Marco Bergonzi, l’assessore regionale Paola Gazzolo, il consigliere regionale Katia Tarasconi, il sindaco Paolo Dosi, il presidente della Provincia Francesco Rolleri, il direttore del Demanio Roberto Reggi, l’assessore comunale Giulia Piroli. Oltre a loro era presente anche Renato Cravedi, classe 1927, ex presidente dell’Anpi a Piacenza, partigiano doc e primo testimonial civico di questa campagna per il Sì: “Per noi partigiani due cose sono intoccabili: la libertà e la Costituzione – ha detto – Capisco che qualcuno possa avere delle perplessità, ma sono assolutamente convinto che non solo la Costituzione non sarà stravolta, ma questa riforma permetterà al Paese di essere più governabile. Io da partigiano voterò Sì”.
Come ha affermato il segretario provinciale del Pd Loris Caragnano, chiamando i movimenti civici a costituirsi in comitati, “questo referendum non è di proprietà di un partito e la presenza oggi delle istituzioni lascia intendere come intorno alle ragioni del Sì ci sia anche la condivisione di una larga parte del mondo civico”. “Da qui a ottobre avremo modo di spiegare le ragioni del Sì che sono inappuntabili prima di tutto nel merito – ha aggiunto Bergonzi – serve organizzare momenti per spiegare questa riforma e per allargare il consenso”. Una riforma che, come ha ricordato De Micheli, è stata il frutto di oltre 4000 ore di dibattito parlamentare e al cui testo “hanno contribuito anche tante forze politiche che oggi tentano di opporsi”. Rivolgendosi idealmente al figlioletto Pietro (due mesi) e al partigiano Cravedi, il Sottosegretario ha sottolineato come questo cambiamento rappresenti una sorta di patto tra generazioni, “tra coloro che hanno combattuto per la Carta e chi beneficerà di una democrazia piena in futuro”. Per Gazzolo la riforma contiene importantissime novità, tra cui “l’eliminazione della materia concorrente” che farà calare drasticamente i contenziosi tra Stato e Regioni, “senza poi contare i vantaggi in termini di costi della politica e di rappresentatività istituzionale”.
A questo momento politico ne seguiranno altri con nuovi testimonial per il Sì.