Scandalo nomine Ausl, Foti: “Sistema di assunzioni farsesco, farò esposto”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Tommaso Foti:

Radio Sound

"Oggi dò conto di uno scandalo vergognoso che coinvolge l'Ausl di Piacenza e che investe direttamente il sistema di assunzioni, anche dei collaboratori,  come risulta da un'indagine svolta dai Nas di Parma, oggi all'attenzione della procura di Modena.

Dalle intercettazioni telefoniche che mi sono state inviate nei giorni scorsi in forma anonima e che consegno agli organi d'informazione emerge chiaramente che, dopo che il direttore generale del policlinico di Modena, dott Cencetti Stefano viene obbligato alle dimissioni a seguito di un incontro politico cui partecipano esponenti del PD regionale, tra i quali l'attuale presidente della Regione Stefano Bonaccini, il predetto Cencetti viene assunto dall'Ausl di Piacenza

Risulta addirittura dalle predette intercettazioni che un'altissima funzionaria dell'agenzia sanitaria dell'Emilia Romagna ne abbia addirittura modificato il curriculum vitae ed, in seguito, abbia steso personalmente sia la delibera che la lettera d'assunzione, competenze, invero, proprie dell'Ausl di Piacenza.

Ciò che è più vergognoso è la parte delle intercettazioni che direttamente investono il precedente  direttore dell'Ausl di Piacenza, il dr. Andrea Bianchi, lo stesso che prima di andarsene ha assunto all'Ausl di Piacenza, l'attuale direttore ing. Luca Baldino. 

Si evince dalle dette intercettazioni che la procedura di selezione ad evidenza pubblica, della quale il precedente assessore regionale alla sanità si vantava in una risposta resa sulla questione che oggi interessa, al consigliere regionale piacentino Stefano Cavalli, sia stata una presa in giro per gli altri concorrenti essendo stato già tutto deciso a tavolino.

Così il direttore generale dell'Ausl di Piacenza d'allora, quasi si scusa per dovere fare un colloquio anche al Cencetti, il quale lo definisce una gita di piacere, alla faccia del dovere d'imparzialità della pubblica amministrazione, come delineato dalla Costituzione.

Le intercettazioni, per il loro contenuto, attestano uno svolgimento dei fatti censurabile sotto più profili, ragione per la quale nelle prossime ore presenterò un esposto alla Procura della repubblica di Piacenza per accertare se vi siano elementi di rilevanza penale.

Al di là di ciò rimane il disgusto per una vicenda che mostra chiaramente come il sistema di potere in ambito sanitario sia asfissiante e al tempo stesso risulta chiara anche la ragione per la quale non è mai stato nominato un direttore generale piacentino alla nostra Ausl. Evidentemente si preferiscono le persone che obbediscono a ciò che la Regione ordina. Il caso del Dr. Cencetti non solo è illuminante al riguardo, ma ne costituisce la più evidente conferma" lo ha sostenuto oggi, in una conferenza stampa l'on. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione, mostrando il testo delle intercettazioni telefoniche riguardanti l'incarico conferito al Dr. Stefano Cencetti dall'Ausl di Piacenza.

Foti ha altresì aggiunto " Bianchi si è prestato ad un'operazione quanto meno servile: non vi è alcuna autonomia di fatto dei direttori generali nei confronti della Regione, tant'è che – come nel caso di specie – Bologna ordina, Piacenza esegue.

 

Per la cronaca il contratto di collaborazione affidato al Dr. Stefano Cencetti da parte dell'Ausl di Piacenza, prevedeva una durata triennale (ma venne risolto a fine 2012) ed una spesa complessiva di 546.480 euro.