Polizia municipale, Dosi scrive a Renzi. La Lega: “E’ campagna elettorale”

 «È stato necessario il calendario del 2017, con impressa la data delle elezioni comunali, a ricordare al sindaco Dosi che è giunto il momento di risolvere il problema della sicurezza e le criticità da tempo lamentate dagli agenti della Polizia municipale. Seppur contenti che il primo cittadino finalmente si occupi di tali questioni, non possiamo però fare a meno di osservare che ciò ha i connotati di una strategia elettorale».

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Lo afferma il segretario cittadino della Lega Nord, Luca Zandonella, in riferimento alla lettera inviata dal sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per fare luce sulle questioni inerenti alla sicurezza urbana.

«Nemmeno uno sciopero senza precedenti – attacca l’esponente del Carroccio –, quale quello organizzato il giorno della fiera di Sant’Antonino dell’anno scorso, era fino ad ora riuscito a smuovere le acque. Quanto meno il primo cittadino si è rivolto all’interlocutore giusto: è infatti opera del governo targato PD la mancata erogazione degli ottanta euro in busta paga assegnata a tutti i lavoratori delle forze dell’ordine con la sola esclusione di quelli delle Polizie municipali. Ed è anche grazie ai voti del PD a sostegno del governo Monti che è stato approvato il decreto “Salva Italia”, con il quale sono state tolte le tutele che hanno invece le altre forze di polizia».

Zandonella incolpa inoltre l’amministrazione per non avere valorizzato la municipale, creando un senso di malcontento da parte di alcuni cittadini nei riguardi degli agenti. «Impiegarli solo per fare multe o per compiti burocratici – continua il segretario locale della Lega – ha sviluppato una percezione negativa nei riguardi del corpo. Non basta dunque una lettera a Renzi per schierarsi al fianco della municipale, che deve essere rivalutata nelle sue funzioni quotidianamente. Per far sì che la popolazione abbia una buona considerazione della municipale, bisogna rendere visibili a tutti gli effetti del suo operato, ad esempio impiegandola più sul fronte della sicurezza che su quello delle multe. Così avviene infatti in Lombardia con la Polizia locale o nel comune di Padova, dove per volontà dell’assessore alla Sicurezza, Maurizio Saia, il corpo ha assunto una nuova immagine. Inoltre dev’essere fatta una seria e completa riorganizzazione, impiegando in strada anche chi non è stato giudicato inidoneo a tale compito. Se la giunta che governa la città avesse veramente a cuore la sicurezza, avrebbe già da tempo cercato di mettere in strada quanti più agenti possibili, in special modo il personale giovane. Ora attendiamo al più presto l'assunzione degli agenti mancanti, visto il recente sblocco deciso dal Governo per alcune regioni tra cui la nostra, per arrivare almeno al numero minimo previsto per Piacenza. Il PD quindi ha un’altra volta dimostrato di predicare bene e razzolare male, visto che non è difficile smascherare l’avvio della campagna elettorale tramite la lettera del sindaco a Renzi».