Il sindaco Paolo Dosi ha trasmesso stamani al presidente del Consiglio Matteo Renzi una lettera per porre all’attenzione del premier alcuni aspetti legati al tema della sicurezza urbana che destano particolare preoccupazione tra i piacentini: “La distinzione tra percezione di insicurezza e sicurezza reale – esordisce il primo cittadino – è ormai una forbice che va sempre più restringendosi, spendibile nelle discussioni accademiche, ma non nel confronto con i cittadini che quotidianamente, a seguito di sistematici e vili atti predatori dal forte impatto psicologico ed economico, chiedono alle Istituzioni maggiore vigilanza e sicurezza. Questa Amministrazione sta facendo il possibile per essere attenta e contrastare il ripetersi di atti delinquenziali per garantire agli abitanti sicurezza e tranquillità e l'incessante impegno delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale sono eccezionali, tuttavia non sufficienti”.
Dopo aver ricordato l’invito rivolto nelle settimane scorse al Prefetto affinché sia incrementata la presenza fisica di agenti e venga richiesto il supporto di personale militare per attività di pattugliamento del territorio, nonché la recente criminale e inqualificabile aggressione in pieno giorno a danno di quattro agenti della Polizia Municipale, durante un normale controllo stradale, che hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, il sindaco ha segnalato al Capo del governo “che gli agenti di Polizia Municipale, chiamati ormai ad affrontare le mille emergenze quotidiane come gli appartenenti alle altre Forze di polizia, anche oltre le proprie competenze istituzionali, non possono essere privati di quelle tutele e di quei riconoscimenti previsti per i loro colleghi”.
“Per tale ragione – prosegue Dosi – avevo sperato che la previsione, contenuta nell’art. 1, c. 972 della legge di stabilità, di riconoscere 80 euro mensili ai "corpi di polizia" impegnati a fronteggiare eccezionali esigenze di sicurezza potesse comprendere anche quello della Polizia Municipale. Mi ha amareggiato apprendere, invece, da una nota della Ragioneria Generale dello Stato che tale beneficio sarà riconosciuto in via transitoria e per il solo anno 2016 agli appartenente ai corpi statali in attesa dell’attuazione della delega sulla divisione dei ruoli delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e delle forze armate contenuta nella legge n. 124/2015”.
“E' indilazionabile, invece – rileva il sindaco -, un intervento normativo che sappia cogliere la specificità e la peculiarità delle attività svolte dalla Polizia Municipale e si accompagni a un intervento contrattuale che valorizzi appieno la professionalità degli operatori in rapporto alle trasformazioni e innovazioni che stanno interessando il settore, elaborando un modello idoneo a rispondere, allo stesso tempo, alle sollecitazioni provenienti dalle esigenze dei cittadini e al giusto riconoscimento di quelle professionali ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Dopo aver espresso la soddisfazione dell’Amministrazione comunale per lo sblocco delle assunzioni di personale delle polizie locali in quelle Regioni, come l’Emilia-Romagna, in cui non risultano esuberi da ricollocare tra il personale della polizia provinciale, il sindaco Dosi sottolinea “che anche quest'anno continueranno a ridursi le spese di personale e conseguentemente la disponibilità di risorse umane, in particolare di Polizia Municipale. La riduzione di personale verificatasi nel Comune di Piacenza da inizio mandato (da 681 dipendenti a tempo indeterminato di giugno 2012 a 654 al 31 dicembre scorso, con forte carenza nell'organico della Municipale), congiuntamente al blocco contrattuale, ha certamente posto problemi di funzionalità dell'amministrazione acuendo la conflittualità sindacale e rendendo difficile la gestione delle risorse umane, che sono invece il patrimonio più prezioso del Comune. Dopo l'introduzione di alcuni progressivi allentamenti nei vincoli di turn over, che avrebbero dovuto consentire assunzioni a tempo indeterminato di personale nei limiti dell'80% nel 2016 e nel 2017 e del 100% nel 2018 della spesa relativa alle cessazioni dell'anno precedente, nella Legge di stabilità si è tornato a prevedere un limite del 25%. Per tacere del vero e proprio blocco di fatto delle assunzioni di personale, nel 2015, in attesa della ricollocazione del personale in soprannumero delle Province e delle Città Metropolitane”.
“Mi rivolgo dunque a Lei, signor Presidente – conclude Dosi -, con questo carico di preoccupazioni e di attese espresse dai cittadini e dai lavoratori, per chiederle l’adozione in tempi rapidi di misure idonee a consentire, a me e a tanti colleghi che si trovano nelle stesse condizioni, di poter continuare a promuovere la cultura della legalità nel territorio attraverso azioni preventive per garantire agli abitanti una migliore qualità della vita”.
ECCO IL TESTO DELLA LETTERA
Signor Presidente,
formulo la presente per segnalarLe che anche nella città di Piacenza il tema della sicurezza si pone decisamente in vetta alle preoccupazioni dei cittadini. La distinzione tra percezione di insicurezza e sicurezza reale è ormai una forbice che va sempre più restringendosi, spendibile nelle discussioni accademiche, ma non nel confronto con i cittadini che quotidianamente, a seguito di sistematici e vili atti predatori dal forte impatto psicologico ed economico, chiedono alle Istituzioni maggiore vigilanza e sicurezza.
Questa Amministrazione sta facendo il possibile per essere attenta e contrastare il ripetersi di atti delinquenziali per garantire agli abitanti sicurezza e tranquillità. A tal fine l'incessante impegno delle Autorità di pubblica sicurezza e il presidio del territorio da parte delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale sono eccezionali, tuttavia non sufficienti.
Nelle settimane scorse mi sono rivolto al Prefetto affinché, accanto al coordinamento delle forze in campo e a efficaci piani di intervento, sia incrementata la presenza fisica di agenti e venga richiesto il supporto di personale militare per attività di pattugliamento del territorio; richiesta che colgo l'occasione di reiterare direttamente a Lei.
In questo contesto si inserisce la recente aggressione in pieno giorno a danno di quattro agenti della Polizia Municipale, durante un normale controllo stradale, che hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso: un atto criminale e di inqualificabile inciviltà che ha colpito dei lavoratori impegnati nel loro servizio a favore della cittadinanza. Un atto di violenza anche per l'idea di convivenza civile a Piacenza, città che considera il rispetto dei valori di legalità e l'ossequio delle regole suoi capisaldi irrinunciabili, al pari del rispetto doveroso verso chi, indossando la divisa, quei valori rappresenta ed è preposto in prima persona a tutelare.
Al Capo del Governo mi preme segnalare che gli agenti di Polizia Municipale, chiamati ormai ad affrontare le mille emergenze quotidiane come gli appartenenti alle altre Forze di polizia, anche oltre le proprie competenze istituzionali, non possono essere privati di quelle tutele e di quei riconoscimenti previsti per i loro colleghi.
Per tale ragione avevo sperato che la previsione, contenuta nell'art. 1, c. 972 della Legge di stabilità, di riconoscere 80 euro mensili ai "corpi di polizia" impegnati a fronteggiare eccezionali esigenze di sicurezza potesse comprendere anche quello della Polizia Municipale. Mi ha amareggiato apprendere, invece, da una nota della Ragioneria Generale dello Stato che tale beneficio sarà riconosciuto in via transitoria e per il solo anno 2016 agli appartenente ai corpi statali in attesa dell’attuazione della delega sulla divisione dei ruoli delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e delle forze armate contenuta nella legge n. 124/2015.
Nella delega non trova immediata risposta l'esigenza che i Comuni siano supportati dalla politica nazionale in interventi che risolvano alla radice il problema della sicurezza urbana, prima che si trasformi in questione di ordine pubblico. E' indilazionabile, invece, un intervento normativo che sappia cogliere la specificità e la peculiarità delle attività svolte dalla Polizia Municipale e si accompagni a un intervento contrattuale che valorizzi appieno la professionalità degli operatori in rapporto alle trasformazioni e innovazioni che stanno interessando il settore, elaborando un modello idoneo a rispondere, allo stesso tempo, alle sollecitazioni provenienti dalle esigenze dei cittadini e al giusto riconoscimento di quelle professionali ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori.
I Comuni – tramite l'ANCI – hanno espresso soddisfazione e accolto con favore la notizia dello sblocco delle assunzioni di personale delle polizie locali in quelle Regioni, tra cui la mia, in cui non risultano esuberi da ricollocare tra il personale della Polizia provinciale. Un passaggio importante che riapre la possibilità di assumere per garantire servizi legati alla sicurezza dei territori. L'auspicio è che si possa procedere rapidamente allo sblocco delle assunzioni per tutto il personale e non solo per alcune categorie.
Va tuttavia considerato che anche quest'anno continueranno a ridursi le spese di personale e conseguentemente la disponibilità di risorse umane, in particolare di Polizia Municipale. La riduzione di personale verificatasi nel Comune di Piacenza da inizio mandato (da 681 dipendenti a tempo indeterminato di giugno 2012 a 654 al 31.12.2015, con forte carenza nell'organico della P.M.), congiuntamente al blocco contrattuale, ha certamente posto problemi di funzionalità dell'amministrazione acuendo la conflittualità sindacale e rendendo difficile la gestione delle risorse umane, che sono invece il patrimonio più prezioso del Comune. Dopo l'introduzione di alcuni progressivi allentamenti nei vincoli di turn over, che avrebbero dovuto consentire assunzioni a tempo indeterminato di personale nei limiti dell'80% nel 2016 e nel 2017 e del 100% nel 2018 della spesa relativa alle cessazioni dell'anno precedente, nella Legge di stabilità si è tornato a prevedere un limite del 25%. Per tacere del vero e proprio blocco di fatto delle assunzioni di personale, nel 2015, in attesa della ricollocazione del personale in soprannumero delle Province e delle Città Metropolitane.
Mi rivolgo dunque a Lei, signor Presidente, con questo carico di preoccupazioni e di attese espresse dai cittadini e dai lavoratori, per chiederLe l'adozione in tempi rapidi di misure idonee a consentire, a me e a tanti colleghi che si trovano nelle stesse condizioni, di poter continuare a promuovere la cultura della legalità nel territorio attraverso azioni preventive per garantire agli abitanti una migliore qualità della vita.
Certo dell'attenzione che vorrà prestare alla presente, l'occasione è gradita per porgere i migliori saluti.
Paolo Dosi