Intervento della sezione cittadina della Lega Nord dopo le dichiarazioni del sindaco Paolo Dosi durante l'incontro con i cittadini di Mucinasso: "Siamo stupefatti ed amareggiati dalle parole di Dosi, pronunciate durante una serata in cui partecipava ad una bella iniziativa: quella dell'avvio dei controlli di vicinato a Mucinasso. Forse travolto dall'ansia di mettere il suo cappello su di una iniziativa che fino a ieri lui e la sua parte politica hanno fortemente osteggiato come "sicurezza fai da te", anche in questa occasione è riuscito a sproloquiare. Infatti, a proposito della nascita di questa iniziativa, ha dichiarato che "gruppi del genere sono già nati in provincia, così le persone si riappropriano dei loro spazi e stabiliscono relazioni di buon vicinato", tralasciando soprattutto il particolare che i cittadini, abbandonati dalla sua amministrazione e da quella del governo Renzi-Alfano, siano costretti, ancora una volta, ad un volontariato obbligato dalla necessità di sicurezza. Cittadini "certamente" felici e contenti di un ulteriore impegno suppletivo dopo le proprie fatiche quotidiane. Dosi ha poi raggiunto il culmine quando ha citato ciò che succede in via Roma, dove, parole sue, "gli immigrati fanno ciò che noi facevamo 50 anni fa: ritrovarsi in strada e chiacchierare, magari a volte a voce più alta". Come si fa ad affermare una cosa del genere? Perchè il PD, tramite i suoi esponenti, deve cercare sempre e comunque di giustificare chi è indifendibile? Non ci risulta che i piacentini, 50 anni fa, scendessero in strada picchiandosi ogni week-end, spesso con l'uso di coltelli e bottiglie di vetro, spacciando droga o resistendo alla forze dell'ordine. Perchè questi fatti, noti a tutti, Dosi non li ha citati? Se per caso non ne è a conoscenza, ora i piacentini nella zona di Via Roma non scendono più in strada a "chiacchierare" perchè il quartiere è totalmente in mano a gentaglia maleducata che non rispetta il vivere civile. Non lo diciamo noi, basta leggere il resoconto di cosa succede tra stazione e quartiere Roma ogni weekend (e non solo, purtroppo). E' veramente imbarazzante questo tentativo di giustificare persone provenienti da altre "civiltà", che hanno rovinato uno dei quartieri storici di Piacenza, ora diventato un teatro di delinquenza all'aperto. Ed anche le continue lamentele, rimaste inascoltate, del comitato di cittadini del quartiere Porta Galera (come ci piace ancora chiamarlo, visto che è il suo nome originario) sono lì a dimostrare come la sinistra di amministrazione e di governo abbia rovinato questa zona e continui a non fare nulla per rimediare ad anni di menefreghismo – e complicità – che l'hanno consegnata a bande di disperati e delinquenti. Ormai i piacentini si sono rassegnati a non considerare più loro questo quartiere e la colpa è di oltre 10 anni di governo della città da parte della sinistra".
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