Il consigliere regionale del Partito Democratico Gianluigi Molinari interviene sul tema di Seta dopo la richiesta di privatizzazione pervenuta da alcune forze politiche.
“Discutere con i deliri leghisti non è semplice ma lo slogan “affidiamo il trasporto ad un privato per risolvere il problema” è frutto della superficialità di una parte della classe dirigente leghista che nulla a che fare con i veri argomenti e le problematiche locali. Un servizio pubblico come il trasporto non può essere e non potrà mai essere in utile! Questo è un dato di fatto che va spiegato ai dirigenti leghisti, soprattutto ricordando loro che la natura di servizio pubblico del trasporto non è “terrorismo di sinistra” ma è semplicemente tutela degli utenti più deboli. Quando si parla di razionalizzazioni tutti siamo d’accordo, ed è il lavoro che Seta con il coordinamento di Tempi Agenzia sta attuando a mio avviso in modo ottimale. Ma quando si parla di privatizzazione secca, su un tema delicato come il trasporto, si offende la parte più debole del territorio, la provincia. Chi da sempre ha raggiunto la città o i comuni di Fiorenzuola e Castelsangiovanni per studio o per lavoro, si rende conto di cosa significa riuscire ad avere un servizio indubbiamente migliorabile ma costante e serio e soprattutto accessibile economicamente. Affidarsi a logiche privatistiche è follia, causerebbe l’innalzamento degli abbonamenti a prezzi insostenibili per i giovani dell’Appennino ma anche della bassa. E non solo. Affidarsi ad un privato, come avviene spesso in altre realtà locali e sui trasporti scolastici locali, significa aprire un mercato alla concorrenza dall’esterno, la Lega lo sa? Sa che una delle risorse principali di Seta è rappresentata dai propri dipendenti, che potranno non piacere alla segreteria cittadina della Lega ma rappresentano garanzia di serietà ed affidabilità ai quali ogni giorno mettiamo nelle mani i nostri figli e i nostri cittadini. Forse la lega piacentina preferirebbe avere un subappalto gestita da qualche azienda proveniente da altre regioni, oppure dalla Romania? Quando si lanciano slogan occorre conoscere l’argomento, altrimenti si corre il rischio di dire stupidaggini. La Regione è intervenuta a sostegno dello sforzo finanziario dei comuni, già lo fa pesantemente sul sistema del trasporto pubblico locale, non per ideologia ma perché ritiene che senza questi servizi il nostro territorio muore.
Capisco l’entusiasmo della conferenza stampa dell’altro giorno, ma la beatificazione dei 6 sindaci che per propria scelta non hanno firmato, sta apparendo come un insulto verso i sindaci che responsabilmente hanno deciso a favore dei propri cittadini e in uno spirito di sussidiarietà che l’arroganza di certi atteggiamenti rischia di cancellare. Forse i sindaci di Castelsangiovanni e Fiorenzuola sono degli sprovveduti? E’ un messaggio irriguardoso nei confronti di chi si è voluto mettere in gioco, e la scelta della visibilità mediatica appare come la solita tragica volontà di passerella da pare di qualche personaggio politico in cerca di consenso che non risolve certo i problemi degli studenti dei lavoratori e dei pensionati del nostro territorio”.