"Soldi e alloggi dallo Stato, l'italiano muore abbandonato". Questo lo striscione esposto questa notte, martedì 22 luglio, in via Cipelli, di fronte all'Hotel Vip che ospita alcuni dei circa 150 profughi accolti a Piacenza come in numerose altre città d'Italia. Autori del messaggio i militanti del Veneto Fronte Skinheads, movimento di destra radicale fondato nel 1986 e presente anche a Piacenza. A rivendicare l'azione di questa notte è la stessa organizzazione con un comunicato ufficiale (IN ALLEGATO).
"E' un gesto provocatorio per denunciare una politica ultra-assistenzialista che nel sostenere immigrati e profughi giunti in Italia in maniera irregolare si dimentica degli italiani e delle pesanti tasse che pagano e che vengono poi utilizzate, appunto, per queste politiche" spiega il presidente del Vfs Giordano Caracino. Piacenza non è la prima città dove l'associazione ha messo in atto il blitz: "Abbiamo 'colpito' in tutte quelle città dove sono ospitati i profughi e dove il Veneto Fronte Skinheads è presente. Abbiamo affisso striscioni a Verona, Padova, Vicenza, Mantova, Trento, Bolzano, Genova, Como, Trieste, di fronte a quelle strutture private che hanno offerto alloggio ricevendo in cambio denaro, a dimostrazione del business che esiste dietro a questi progetti d'accoglienza".
"Noi siamo contrari all'operazione Mare Nostrum perché la reputiamo masochista, e non solo per gli italiani. Queste persone che raggiungono l'Italia vengono prelevate direttamente dalle mani di trafficanti senza scrupoli e vengono mandate in un Paese con la promessa di un futuro migliore quando, ad oggi, nemmeno noi italiani siamo in grado di garantire un futuro ai nostri figli. Nella pratica non si fa altro che alimentare queste tratte di schiavi gestite da vere e proprie organizzazioni criminali".
"Quando mettiamo in atto questo tipo di blitz, la reazione dei cittadini è positiva perché denunciamo situazioni paradossali in cui, come nel caso di Mantova, il Comune arriva a spendere 4.996 euro al giorno per 126 profughi. Vicende che suscitano il disappunto dei residenti: non ci sono più soldi per garantire la cassa integrazione o le pensioni, ma si riescono a trovare per mantenere quelli che di fatto sono clandestini".
"Da un rapporto Caritas del 2010 emerge che su 410 miliardi di euro versati nelle casse dello Stato, gli immigrati, anche quelli regolari, ne versano 3. Tutto questo mentre i costi dell'immigrazione ammontano a 10 miliardi l'anno tra assistenza sociale, spese per la sanità, per la scuola, tribunali, carceri e politiche abitative: un vero salasso per le nostre casse che ad oggi sono sempre più vuote. Ma d'altronde il nostro è uno Stato imbelle e inerme, indifferente di fronte alle problematiche portate dall'immigrazione sia a livello sociale che economico".
"Anche l'Europa ha le sue colpe: noi concepiamo l'Europa come unione dei popoli, mentre quella attuale altro non è che l'unione delle banche private dalle quali i popoli vengono soggiogati. Con il trattato di Maastricht e di Lisbona l'Italia ha regalato la propria sovranità monetaria agli organismi privati che controllano la Banca Centrale Europea e per il Governo italiano è scemata ogni capacità decisionale. Non riusciamo a far valere i nostri diritti nemmeno nella vicenda dei Marò, non mi sorprende che l'Ue si disinteressi totalmente di questa drammatica situazione legata ai flussi migratori. Siamo lo zimbello d'Europa".