Al rappresentante de “la carne che piace” …non piace l’intervento di ENPA

“Non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire” …ma almeno si spera sappia leggere per evitare di esternare inesattezze. Forse qualche ripasso all’amico della “carne che piace” non farebbe male ed eviterebbe di trascendere in affermazioni inutili e non veritiere che solo lui, forse alla ricerca di una visibilita’ limitata, attribuisce al mio precedente intervento. Nessuno fa “di tutte le erbe un fascio” e soprattutto, prima di intervenire su “quello che dovrebbe fare” tizio o caio sarebbe sempre meglio informarsi. Non ho certo bisogno di attendere l’invito del “carnaiolo piacentino” per vedere e sapere come sono organizzati gli allevamenti di animali da carne e da latte; forse farebbe meglio, lo stesso, a guardare oltre la punta del proprio naso e scindere chi conduce un allevamento con il rispetto per gli animali e chi, invece, pensa solo al profitto derivante lasciando gli animali con gli zoccoli nel proprio letame. Forse proprio questa mancanza di obbiettivita’ fa “di tutte le erbe un fascio” penalizzando proprio i virtuosi che vorrebbe, o dovrebbe, salvaguardare. Evidenziando un problema, personalmente, tendo ad estremizzare volutamente e palesemente; talmente palesemente che l’ironia dell’estremizzazione appare immediata e solo chi legge con preconcetto, cercando lo scontro “a prescindere”, riesce a non cogliere. Se l’amico Gianpaolo fosse stato più attento, saprebbe che il sottoscritto e’ a favore di una burocrazia più snella, dove le regole sono poche e chiare ma, soprattutto, vengano rispettate. Le paventate “richieste del mondo agricolo” sono spesso riconducibili alle “richieste dei rappresentanti” che, una volta eletti al ruolo, rappresentano solo se stessi. Tralascio poi sulla questione nutrie, volpi, daini e cinghiali; cio’ che oggi accade e’ il risultato di una scadente gestione delle risorse a cui molti, troppi, hanno partecipato negli anni. La manutenzione delle carraie poderali, come dei canali di scolo o dei sottoboschi e’ tutt’oggi possibile, in alcuni comuni e’ addirittura disposta da ordinanze sindacali. La domanda che sorge, leggendo alcuni interventi e’: perche’ alcuni parlano di cose che non conoscono? Nonostante cio’ che Gianpaolo asserisce, ho stima delle persone che svolgono correttamente, e con dedizione, il proprio lavoro. Sul piano abbattimenti lo invito a leggersi quanto viene disposto da ISPRA in merito ai sistemi da adottare e, soprattutto, a verificare che le indicazioni vengano rispettate. Sono sempre stato disponibile al confronto costruttivo, non ho mai proposto di ospitare in giardino un lupo o un orso …ma chi ha tanta avversione per i selvatici ospitetrebbe nel proprio giardino una vacca? Oppure teme per le petunie mangiate o per la “cacca” che rischia di pestare?
Loris Burgio – ENPA Piacenza

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