Tagli senza intaccare i servizi? Tabacci: “L’esempio è l’economia domestica”

“Ridurre la spesa senza ridurre le prestazioni”. Era il tema in programma nell’incontro pubblico andato in scena ieri sera a Carpaneto, in una sala Bot gremita per l’ospite principale: l’assessore al Bilancio del comune di Milano, Bruno Tabacci. Con lui, l’onorevole del Partito Democratico, Paola De Micheli, con la quale condivide la partecipazione alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e il sindaco Gianni Zanrei, che ha introdotto il dibattito.

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“In Italia non si spende troppo ma certamente male” per Tabacci. “L’economia domestica insegna a non sprecare i soldi, così si dovrebbe fare gestendo il denaro di tutti” ha spiegato alla platea in modo bonario. Ma non sono mancati gli esempi concreti, a suo dire, portati avanti dall’amministrazione milanese: “Abbiamo fatto una serie di iniziative nei comparti più diversi: dall’assistenza agli anziani, al problema della cultura, sull’efficienza amministrativa, sull’organizzazione dei servizi fino al costo degli approvvigionamenti. Provvedimenti che – ha precisato – fanno parte del decreto legge della spending review”.

Non è poi mancata la politica in senso stretto, con il commento e i distinguo sulla sua candidatura alle primarie di coalizione del centro-sinistra e sui contrasti a livello nazionale con Idv e Sel: “Collaboro a Milano con una giunta di centro-sinistra in buonissimi rapporti con Vendola. Il problema di Di Pietro è diverso, cioè deve decidere se la trazione è verso Grillo o vuole dare un contributo a un’alternativa con forte cultura di governo. La sua opposizione a Monti, finora è lontana da ciò che serve” per Tabacci. Infine, sulla legge elettorale, ha commentato amaramente la “melina” in corso tra i maggiori partiti che sostengono il governo: “Non c’è bisogno di questo ma di restituire agli elettori di indicare i propri rappresentanti”.

Decisamente più duri i commenti dell’onorevole piacentina, che nella serata di ieri giocava in casa, essendo originaria proprio di Carpaneto. E sarà stata l’aria nostrana a ispirarle la netta chiusura sulla possibile alleanza con l’Italia dei Valori: “Con Sel (Sinistra Ecologia e Libertà, ndr) si è riaperto un dialogo” ha ricordato De Micheli, mentre invece personalmente “nel Partito Democratico ho sempre espresso dubbi sulla linea di Di Pietro negli ultimi anni. Gli attacchi alle istituzioni ci allontanano in via definitiva per un’alleanza che, a questo punto, potrebbe risultare innaturale” ha chiosato.

De Micheli non ha poi perso l’occasione per esprimersi sulla legge elettorale, definendosi fiduciosa anche se “arrabbiata per quella che è stata etichettata, giustamente, una ‘melina’ tra i partiti”. E le colpe, per la democratica, sono da ricercarsi soprattutto nello schieramento opposto: “Nel centrodestra vogliono forzare la mano e andare al voto con questa legge”.

Concludendo sul tema dell’incontro, De Micheli si è sentita di ribadire come che “ci sono parti della spesa che non servono ai cittadini ma solo alla politica. Intervenendo su quelle, anche se gradualmente, riusciremo a uscire da questa spirale negativa”.