Idv, rimborsi elettorali da eliminare
«Il sistema va ripensato da zero»

“Con tutti i problemi che i cittadini italiani hanno in questo periodo, parlare di finanziamento pubblico ai partiti ci sembra quantomeno fuori luogo. Noi crediamo che debbano essere abrogati i rimborsi elettorali in occasione di elezioni per il rinnovo della Camera, del Senato, del Parlamento europeo, degli organi regionali ed è per questo motivo che da sabato inizieremo una raccolta di firme a Piacenza come in tutta Italia”.  Un tema caldo, quello del finanziamento pubblico ai partiti, tornato più che mai in voga sull’onda degli scandali dorati e diamantati di questo periodo. Un tema di cui s’è parlato oggi nella sala Cattivelli del Comune durante l’incontro con la stampa organizzato dalla segreteria provinciale dell’Italia dei Valori per presentare l’iniziativa ovvero una proposta di legge che consista nell’abrogazione dei suddetti rimborsi «che altro non sono se non la nuova veste del vecchio finanziamento ai partiti già abolito nel ’93 dagli italiani con un referendum», per dirla con Luigi Gazzola, assessore comunale al Bilancio e candidato in consiglio comunale per l’Italia dei Valori. In altre parole, aggiunge Gazzola, è stato fatto rientrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta con quello che ha definito uno «stratagemma che, contro la volontà popolare, ha permesso ai partiti di incassare molto più di quanto entrava nelle casse prima del referendum, di finanziare anche quelli che di fatto non ci sono più e di usare quei denari per operazioni quantomeno discutibili quando non illecite».
Morale: eliminare i rimborsi elettorali, tutti i rimborsi. E quando a Luigi Gazzola e a Samuele Raggi, consigliere provinciale dell’Idv, chiediamo se forse non basterebbe far rispettare la legge, che c’è, magari incrementando i controlli invece che eliminare del tutto la possibilità che i partiti più piccoli abbiano quel sostegno pubblico che di fatto permette loro di esistere (e del quale, peraltro, la stessa Italia dei Valori ha sempre usufruito come tutti i partiti), rispondo senza esitazione: «Ora la situazione è degenerata e ha raggiunto livelli non più tollerabili. In Italia bisogna usare le maniere forti altrimenti le cose non funzionano, i concetti non passano, e l’abolizione totale dei rimborsi elettorali è una misura drastica per riaprire la discussione, per ripartire da zero».
Uno scossone, dunque, dal quale poter ricostruire un sistema che funzioni più di quello attuale. E come prima mossa, dice Di Pietro ripreso oggi dai rappresentanti piacentini dell’Idv, viene chiesto il congelamento della rata luglio, ma non solo: «Vogliamo devolvere l’ultima quota del finanziamento – dice Raggi – agli alluvionati della Liguria».

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