31 miliardi di euro tra strade e ferrovie. A tanto ammonta il valore complessivo degli interventi del Prit98, piano decennale di interventi nel settore trasporti che lascia il posto al nuovo piano 2010/2020. La Provincia di Piacenza, con l’assessore alla Programmazione e allo Sviluppo Economico Patrizia Barbieri questa mattina ha preso parte a Bologna al primo appuntamento della conferenza dei servizi, che segna l’apertura delle fasi approvative del nuovo documento (Prit). La conferenza ha riunito, in un avvio di confronto, gli enti locali sotto la presidenza dell’assessore regionale alla programmazione territoriale, urbanistica, mobilità, logistica e trasporti Alfredo Peri, che ha illustrato i contenuti del documento preliminare. Prossimo appuntamento: il 19 novembre. All’ordine del giorno: la presentazione dei contributi portati dagli enti coinvolti. Il 20 dicembre è in calendario un’ulteriore convocazione, in cui verrà illustrato l’orientamento della Regione. La data segnerà la conclusione dell’iter della concertazione che, come da termini di legge, avverrà entro i 90 giorni previsti. Successivamente il piano approderà in consiglio regionale.
Intanto, oggi, l’assessore Peri – che nell’occasione è stato invitato in Provincia per un confronto sulle principali tematiche territoriali – ha riaffermato l’importanza degli strumenti di programmazione per dare risposte a settori integrati come quelli della logistica, della viabilità e dei trasporti. L’argomento ha respiro anche interregionale e coinvolge vasti progetti che riguardano, ad esempio, il sistema idroviario padano-veneto, gli assi viari della logistica, il sistema aeroportuale bolognese.
I contributi e gli aggiornamenti da via Aldo Moro saranno discussi nei prossimi giorni in un incontro di coordinamento in Provincia tra la stessa Barbieri e i colleghi Paolo Passoni e Sergio Bursi, il primo delegato, tra l’altro, alle politiche dei trasporti, il secondo competente per le infrastrutture e la viabilità. “L’obiettivo – spiega Barbieri – è presentare in Regione un documento unitario che tenga conto sia della programmazione territoriale urbanistica, sia della rete dei trasporti”. Parecchi i temi e le competenze che si intrecciano. Come sottolinea l’assessore alla Programmazione e allo sviluppo economico, “non si può parlare di programmazione di settore senza un’adeguata pianificazione infrastrutturale, che tenga conto delle esigenze territoriali e della compatibilità tra insediamenti e mobilità”.