Taglio dei vitalizi, Tarasconi e Molinari (Pd): “Il richiamo alla sobrietà è un dovere morale”

Molinari e Tarasconi

Approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la legge che taglia i vitalizi degli ex consiglieri regionali (il vitalizio per gli attuali consiglieri era già stato abrogato con la legge regionale 17 del 2012) con voto favorevole dei consiglieri del gruppo Pd, Sinistra Italiana e Movimento 5stelle e l’astensione di Lega Nord, FD’I, Forza Italia e Art.1-Mpd.

Radio Sound

“Finalmente, con il taglio dei vitalizi, abbiamo compiuto un passo decisivo; è un provvedimento giusto e di buon senso nei confronti di tutta la comunità. La sobrietà è un dovere morale, ancora di più se considerati i tempi di difficoltà economica che stiamo vivendo”. Lo sottolineano i consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari, dopo l’approvazione in aula della legge sui vitalizi che riguarda gli ex consiglieri regionali.

“Si tratta di una revisione organica che unisce criteri di contenimento della spesa pubblica a principi di equità e solidarietà. Era necessario evitare di far percepire due pensioni a chi a vario titolo aveva prestato servizio nelle scorse legislature. La politica non può essere avulsa dalla realtà in cui viviamo e se le cifre vengono considerate dalle persone come spropositate è ragionevole ridurle e cambiare”, aggiungono Tarasconi e Molinari.

Tre le novità più rilevanti della nuova legge: l’innalzamento dell’età “pensionabile” degli ex consiglieri (da 60 a 67 anni); la decurtazione di “solidarietà” del vitalizio per tre anni; e il divieto di cumulo con altri vitalizi. “Chi ne ha due – e lo suggerivamo da tempo, dicono i consiglieri – dovrà scegliere quale delle due pensioni incassare mensilmente”.
Altro punto cardine della legge è l’equiparazione degli ex consiglieri ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni; l’allungamento dell’età pensionabile sarà progressivo e procederà di un anno ogni dodici mesi. Inoltre, per i nati tra il 1956 e il 1963 sarà possibile andare in pensione prima dei 67 anni, ma con il vitalizio calcolato in modo proporzionale agli anni di “anticipo”. Infine, tutti i vitalizi già erogati verranno decurtati per tre anni di una percentuale in base alla loro entità.

“D’ora in poi il provvedimento– concludono Tarasconi e Molinari – porterà a un milione di euro di risparmio nel prossimo triennio”.