Scossa nel piacentino: “Vivo a Bettola da 57 anni, mai visto i mobili di casa muoversi così” – AUDIO

In 57 anni non è certo la prima volta che avverto un terremoto, ma quello di ieri sera era parecchio forte”. A parlare è Marino Metti, residente di Bettola, che come molti suoi compaesani ha vissuto momenti di timore per la scossa di terremoto di ieri, domenica 10 settembre.

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La scossa di magnitudo 3.7 della scala Richter con epicentro a Morfasso, in provincia di Piacenza, e ipocentro a 8 km di profondità è stata avvertita nelle zone di Gropparello, Bettola e Bore (Provincia di Parma). Percepita anche in alcuni punti della città, in particolare ai piani alti degli edifici.

Una scossa davvero forte che ha spinto me e tanti miei vicini di casa a uscire dalle nostre abitazioni e scendere in strada. Non ho mai visto in vita mia muoversi i mobili di casa in quel modo, abbiamo davvero avuto paura. Poi io abito al secondo piano: a piano terra lo hanno avvertito in minima parte, mentre chi come me vive ai piani rialzati lo ha sentito eccome”.

Si tratta di un terremoto che ha coinvolto anche il centro Italia: tanta paura in provincia di L’Aquila, per gli abitanti di Scurcola Marsicana e dei comuni della Marsica. Dall’Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) fanno sapere che si tratta dell’ “attivazione di una nuova struttura”.

“Sono state 312 le stazioni che hanno rilevato la scossa piacentina – commenta Gian Francesco Tiramani, residente a Morfasso e collaboratore della protezione civile – individuando magnitudo dai 3.2 a 4.2  a una profondità di quasi 10 km. E’ stata avvertita nitidamente a Morfasso e località limitrofe”.

A Morfasso si è verificata anche l’interruzione di energia elettrica in diverse zone, ripristinata comunque in tempi molto brevi dai tecnici di Enel. Il sindaco del comune, Paolo Calestani, ha attivato il protocollo di protezione civile: un protocollo che generalmente viene attivato dal quarto grado in su, però trattandosi di 3.7 l’amministrazione ha preferito agire ugualmente con monitoraggio e verifiche in tutto il comune. Teniamo presente che Morfasso si estende su una superficie di 84 kmq e che ci sono anziani che vivono soli, quindi è importante in una zona come questa recuperare subito il contatto con le persone e intervenire tempestivamente: comunque fortunatamente ci siamo resi conto fin da subito che non si erano verificati danni a cose o persone”.

“Il nostro appennino è un’area con una profonda storicità sismica, però fortunatamente non si sono mai registrati eventi di estrema gravità: comunque in caso di terremoto l’importante è portarsi nei punti degli edifici strutturalmente più sicuri, fare attenzione a eventuali fughe di gas, per quanto riguarda i luoghi pubblici è importante che siano dotati delle adeguate uscite di sicurezza“.

“Per quanto riguarda le scuole, invece, dovrebbe essere messa in atto la dovuta informazione con tanto di prove di evacuazione: mi piacerebbe sapere quante sono le scuole che effettivamente organizzano esercitazioni per abituare i ragazzi a determinate situazioni e verificare al contempo che i protocolli funzionino”.

“Altra cosa, mi piacerebbe sapere quanti sono i comuni che dispongono di un piano aggiornato di protezione civile e che sanno come metterlo in pratica”.