Si dichiara “molto soddisfatto” per la riuscita della prima protesta dei lavoratori Amazon in Italia, Fiorenzo Molinari, segretario Filcams Cgil Piacenza: “Abbiamo avuto adesioni che hanno superato il 50, arrivando vicine al 60%” dei dipendenti blue badge di Amazon. E per quanto riguarda i lavoratori green badge, ossia i “somministrati” dalle agenzie interinali nel capannone di Castel San Giovanni, Molinari, precisa: “Sono lavoratori troppo ricattabili: oggi è troppo rischioso per loro fare questa iniziativa di protesta. Ma noi siamo qui fuori anche per loro, e per quelli che hanno deciso di lavorare”.
“Lo sciopero è un successo perché stiamo organizzando lavoratori in gran parte giovanissimi, che si avvicinano a questa modalità di lotta con molta prudenza – prosegue Molinari – Ci siamo arrivati dopo più di un anno di dialogo infruttuoso con l’azienda: dialogo sì, purché non si arrivi a nulla. Oggi, vedere le persone con il badge verde dimostrare la condivisione delle ragioni dello sciopero pur sapendo l’impossibilità di aderirvi in quanto, appunto, interinali, per noi è stata una grande soddisfazione. Questa è una mobilitazione paradigmatica dei rapporti di forza nel mondo del lavoro”.
“Da una azienda leader del mercato, che ambisce a essere monopolista del commercio online del futuro, ci aspettavamo più “eleganza” nel chiedere ai lavoratori somministrati se il giorno del black friday avrebbero partecipato allo sciopero” commenta la FeLSA CISL. “Come organizzazione sindacale di rappresentanza dei lavoratori in somministrazione siamo convinti di aver aperto una breccia nelle coscienze e nella consapevolezza dei lavoratori temporanei. Lo testimoniano i somministrati che si sono fermati al nostro presidio, facendoci domande, esprimendo le loro preoccupazioni e sostenendo la nostra azione, anche se costretti a entrare in azienda perché altrimenti “avrebbero perso il lavoro”. Nonostante tutto, il riscontro e la partecipazione dei somministrati allo sciopero vi e’ stata , e qui non si tratta di capire se pochi o tanti soprattutto viste le “premesse aziendali” è il dato politico -sindacale che ha fatto e fara’ la differenza dei giorni futuri all’interno dell’Hub piacentino”.
“Oggi e’ iniziato il cambiamento di vedute anche per i lavoratori somministrati, saremo al loro fianco rivendicando contratti piu’ adeguati cercando di aprire il dialogo sulla durata dei contratti, sui premi di produzione, e sulla qualità del lavoro che deve esser ben diversa da quella attuale. C’è urgente bisogno di sindacato in questa fase della storia dell’Umanità. Come FeLSA CISL Emilia Romagna e FeLSA CISL Nazionale lanciamo un messaggio forte e chiaro, questo periodo sarà l’Avvento del sindacato in Amazon anche per i somministrati, infatti durante il periodo natalizio ci prepariamo a organizzare un recapito sindacale per i lavoratori temporanei proprio a Castel San Giovanni, dove poter dare informazione, assistenza, tutela e accesso alle prestazioni realizzate dalla contrattazione di settore in quanto il diritto e la tutela stessa dei lavoratori somministrati, che oggi piu’ che mai deve essere salvaguardato e questo lo si puo’ fare solo con la contrattazione del Sindacato”.
LE PROSSIME TAPPE
Lunedì 27 novembre, è confermato l’incontro tra sindacati e Amazon a Piacenza. “Credo che i sindacati confederali arriveranno più forti all’appuntamento di lunedì – spiega Molinari – oggi c’è molta energia, i lavoratori hanno capito che unendo le forze possono ottenere risultati concreti, che in ultima analisi vadano a migliorare l’organizzazione del lavoro e la qualità di vita dentro e fuori il magazzino di Amazon. Scardinare l’impostazione di Amazon che punta ad una totale dis-intermediazione tra azienda e singolo lavoratore, in Italia e nel mondo, è una filosofia che contrastiamo. I sindacati stanno facendo un lavoro serio, la proposta è sul tavolo, e lunedì ne discuteremo forti di questo sciopero”.
SOLIDARIETA’ A LAVORATORI SDA MODENA
Appresa la notizia di un incidente durante una protesta del sindacato autonomo a Modena, Molinari, ai lavoratori in sciopero ad Amazon, ha detto: “Esprimiamo vicinanza a tutti i lavoratori che cercano di affermare i loro diritti. Il nostro è un metodo rispettoso delle norme, che con i numeri e con il senso delle rivendicazioni vuole far avanzare le condizioni di lavoro. Siamo solidali anche con i SiCobas che stanno cercando di portare avanti le loro battaglie per i diritti dei lavoratori”.