“Dalle recenti dichiarazioni dell’assessore alla sicurezza Zandonella pare che il fenomeno della prostituzione sia in calo, tuttavia ci sia ancora tanto da fare”. Lo dichiara Gloria Zanardi, consigliere comunale del gruppo misto.
“Sono d’accordo. Il contrasto al fenomeno della prostituzione è un’azione fondamentale da perpetrare sia per questioni di sicurezza, sia per l’igiene pubblica, sia per diminuire il degrado urbano ed occorre mettere in campo tutti gli interventi necessari per raggiungere tale scopo. Sicuramente i controlli e i pattugliamenti da parte della Polizia Municipale sono imprescindibili, ma non sono sufficienti, soprattutto in alcune zona della città, sia in centro storico che in periferia e, in particolare, quando il fenomeno interessa aree vicino a luoghi sensibili, come chiese e scuole. Un caso emblematico è l’area adiacente alla chiesa di S. Giorgio Martire a Le Mose, da tempo oggetto di segnalazioni da parte di residenti, frequentatori, istituzioni e dal parrocco Don Sbuttoni (sempre rimaste inevase)”.
“Ancora oggi, coloro che si recano in loco sono costretti a ritrovare rifiuti in ogni angolo, rimanenti dalle serate trascorse, e ad assistere, nelle ore serali, a un via vai di gente che transita e staziona nelle vie laterali (anche accanto al cimitero) per fare i propri comodi. Il mio invito, che solleciterò anche con la presentazione di atti ispettivi, è quello di approntare i dovuti accorgimenti, oltre che i necessari controlli ed ordini di allontanamento, come una maggiore illuminazione dell’area ed il posizionamento di dispositivi che limitino il passaggio nelle vie adiacenti, soprattutto nelle ore notturne”.
“Sarebbe necessario anche prevedere misure di prevenzione attraverso l’installazione di dispositivi elettronici fissi per il rilevamento delle infrazioni e, più in generale, telecamere nelle zone critiche che possano fungere da deterrente. E non solo in località Le Mose, ma anche in Via Maculani e, addirittura, in pieno centro storico. Inoltre fondamentale avviare una fase di consultazione con tutti i soggetti coinvolti, istituzioni, aziende sanitarie, forze di pubblica sicurezza, volontariato, ecc, al fine di analizzare le condizioni che rendano possibile la creazione nella nostra città di un progetto sperimentale di controllo della prostituzione ed utilizzare, comunque, tutti gli strumenti necessari a definire un percorso partecipato che miri ad arginare e contrastare il fenomeno. Questo è un mio suggerimento, consapevole che il fenomeno della prostituzione, purtroppo, sia difficile da eliminare ma occorre fare il possibile”.