In vista dei Congressi dei Circoli e delle primarie del Pd del 3 marzo, si è costituito il comitato a sostegno di Maurizio Martina.
“Promosso dall’Assessore regionale Paola Gazzolo, sarà coordinato da Giorgio Alessandrini dell’esecutivo provinciale, e da Giulia Piroli, consigliere comunale. Ne fanno inoltre Giovanna Palladini e il consigliere comunale Cristian Fiazza, già sostenitore di Matteo Richetti, il parlamentare modenese che ha deciso di ritirarsi dalla corsa per affiancare il Segretario uscente all’insegna di una campagna fondata sull’unità del partito e sul gioco di squadra, e caratterizzata da slogan come “siamo somma, non divisione” oppure “sempre miti, timidi mai”. Una quarantina di firmatari sono quindi i primi a scoprire le carte e presentarsi come sostenitori della candidatura di Martina a Segretario nazionale del Pd”.
“Martina ha già avuto modo di sottolineare che la questione fondamentale che non abbiamo capito – sottolinea Paola Gazzolo – è che mentre il Paese risaliva la china dei dati economici e di crescita, le disuguaglianze aumentavano. La sola crescita dell’1% non basta più a ridurre le disuguaglianze, e noi dovevamo accorgercene prima. Non è solo un problema di chi guidava governo, ma di tutto il partito, che non ha prestato l’ascolto necessario a comprendere il richiamo che proveniva dal nostro elettorato”.
“Bisogna cambiare il PD per corrispondere all’Italia di oggi, alle sue inquietudini, paure, preoccupazioni – aggiunge Giulia Piroli – Il nostro Paese è su una china pericolosa, gli orientamenti del Governo Salvini-Di Maio, pur nell’inerzia in cui sta operando, vanno nella direzione di una forte penalizzazione dei più deboli.Da un lato si deludono le aspettative sul reddito di cittadinanza e quota100 per le pensioni, dall’altro si vanno a toccare norme delicate come ad esempio l’affido dei figli in caso di separazione come prevede il disegno di legge Pillon che, tra l’altro, eliminerebbe l’assegno di mantenimento a tutela del coniuge più debole e penalizza i bambini. Tutto ciò mentre arrivano numeri allarmanti sul fronte occupazione: il Decreto dignità che porta la firma di Di Maio ha comportato il mancato rinnovo di una gran parte dei contratti a tempo determinato: il 30% in meno nel settore metalmeccanico”.
Alessandrini sottolinea come la candidatura di Martina voglia caratterizzarsi per la realizzazione di quella unità del partito tanto invocata dal suo elettorato e dai militanti, superando la stagione delle liti interne e dando spazio e legittimazione alla pluralità delle opinioni come fonte di arricchimento di una politica tesa a dare risposte e una nuova visione a un paese smarrito, e non per sole ragioni di visibilità personale.
Fiazza evidenzia l’importanza attribuita alla formazione e alla crescita di una nuova classe dirigente, e alla conseguente valorizzazione del ruolo giovani uomini e donne all’interno del partito, con una loro soggettività e dinamica autonomia, da contrapporre positivamente al partito stesso.
Temi che verranno portati con la proposta programmatica di Maurizio Martina alla discussione delle Convenzioni dei Circoli territoriali che si concluderanno con le votazioni degli iscritti, a cui farà seguito il voto degli elettori alle primarie previste per il 3 marzo.