“I piacentini hanno bisogno di cambiare: niente liti da cortile, il nostro avversario è il Pd”

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Patrizia Barbieri ha presentato la propria candidatura a sindaco di Piacenza con una passeggiata per le vie del centro storico partendo dai giardini Margherita, davanti alla stazione ferroviaria, insieme ai sostenitori di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Una candidatura anticipata da un batti e ribatti che l’ha vista inizialmente alternarsi alla figura di Massimo Trespidi: insieme hanno guidato la Provincia, la prima nel ruolo di assessore, il secondo in quello di presidente. E ancora non è ufficialmente sfumata la possibilità che Trespidi possa presentare comunque la propria candidatura, magari con una lista civica: da questo punto di vista si dovrà attendere la giornata di domani quando Trespidi potrebbe sciogliere le riserve nel corso di un aperitivo al Barino di piazzetta Mercanti: “Per iniziare in allegria una nuova storia insieme” recita una locandina che circola da alcuni giorni.

E in quel caso? Patrizia Barbieri è molto chiara: “Per me la sfida elettorale è con Paolo Rizzi, è lui che considero il mio antagonista. Il Pd con i suoi programmi è il rivale al quale opponiamo la nostra proposta: i piacentini sono stanchi delle situazioni che si sono venute a creare in questi anni e sentono la necessità di cambiare. Ciò di cui non hanno bisogno, invece, sono proprio queste liti da cortile: noi siamo molto concreti, andiamo avanti sereni, abbiamo una compattezza che ci permetterà di dare risposte a temi importanti e spero che i cittadini comprendano che siamo davvero noi quelli che possono cambiare le sorti della città”.

“La mia è stata una candidatura nata da un senso di responsabilità per aver amministrato tanti anni: abbiamo ben presente le inefficienze della giunta Dosi e sappiamo che questo è il trend che il centrosinistra intende portare avanti anche per il prossimo mandato: per questo vogliamo dare una risposta concreta”.