Medico notturno a Farini, via libera della Regione

Cardiologia aperta

«La reintroduzione del medico notturno a Farini è un successo di vitale importanza per tutta l’alta Val Nure». Così il consigliere regionale Matteo Rancan della Lega, che annuncia l’approvazione unanime in Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna del dispositivo di un proprio ordine del giorno indirizzato a sollecitare nuovamente il ripristino della presenza ventiquattro ore su ventiquattro di un medico del 118 nel centro valnurese. Con il voto, dunque, l’amministrazione regionale si attiva per garantire giorno e notte il servizio di almeno un dottore in possesso di abilitazione Met (Medici emergenza territoriale), affiancato da personale infermieristico.

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«L’impegno politico della giunta Bonaccini, nella cui collaborazione confido, così come in quella della direzione generale dell’Azienda Usl, è motivo di grande soddisfazione», afferma l’esponente del Carroccio, già intervenuto su questa tematica a giugno e a settembre, prima con un’interrogazione all’esecutivo e poi con una risoluzione.

«È stata vinta – prosegue Rancan – una battaglia indispensabile per dare respiro ad un territorio sofferente e ferito. Auspico, d’ora in avanti, la stessa sensibilità per altre problematiche che affliggono la montagna piacentina e ringrazio tutte le forze politiche per l’impegno dimostrato».

 

Molinari e Tarasconi (Pd), “Far fronte all’emergenza della cura in montagna è un dovere”

L’assistenza medica 24 ore su 24 a Farini va garantita, nonostante sia chiaro il problema a reperire il personale medico per il turnover giornaliero e notturno. Lo affermano i consiglieri regional Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che ha votato un ordine del giorno della Lega Nord, collegato alla legge di bilancio in corso di discussione in Regione, in cui viene chiesta la presenza costante di un medico del 118 per assicurare anche in alta Valnure un servizio simile a quello dell’alta Val Trebbia.

“I Sindaci e i cittadini non solo di Farini, ma anche quelli degli altri territori montani hanno manifestato più di una volta questa preoccupazione, chiedendo una garanzia sull’emergenza della cura che deve ragionevolmente essere data nei luoghi di difficile raggiungimento in casi di emergenza o di particolari contingenze”.

Secondo Molinari e Tarasconi la montagna ha bisogno di certezze e il prezioso ruolo di presidio del pronto soccorso di Farini andrebbe potenziato a beneficio di chi necessita di ricevere cure particolari. “Quando si tratta di salute e servizi socio-sanitari – hanno sottolineato i consiglieri  piacentini – non ci sono distinzioni di sorta: con tutte le forse politiche stiamo lavorando affinchè la qualità della vita della popolazione che risiede in montagna non venga compromessa”.