Il confronto 2015 e 2016 dello stock di imprese attive è positivo solo in 9 municipalità della nostra provincia: si tratta di Fiorenzuola (+23), Sarmato e Calendasco (+8 ciascuno), Travo (+6), Cadeo (+5), Morfasso (+2), Caorso, Pianello e Pontenure (+1 in ciascuno). A Fiorenzuola il risultato positivo si deve in principal modo al crescere del numero di imprese attive nel settore dei lavori di costruzione specializzati, nel settore delle attività ausiliarie ai servizi finanziari, nella ristorazione, nelle altre attività di servizi alla persona, negli studi di architettura e di ingegneria.
Volendo segnalare i comuni che si distinguono per numero di aziende appartenenti ad una determinata tipologia, possiamo ricordare Calendasco, nel quale è presente l’incidenza maggiore di imprese artigiane (40,7% sul totale), Piacenza, che possiede l’incidenza maggiore di imprese straniere (15,5%), Travo, in cui la percentuale di imprese femminili sul totale arriva al 29,9% ed infine Gragnano e Rottofreno ove il peso delle imprese giovanili arriva al 9,9%. In concreto un’incidenza ancora maggiore di quest’ultimo parametro è rilevabile a Zerba (14,3%): si tratta però di una unica azienda (operante nel settore edile) sulle 7 registrate nel comune.
La flessione osservata nello stock di imprese registrate a Piacenza (che si ricorda è stata pari al -0,8%), è quest’anno, a differenza del passato, distribuita in ogni fascia altimetrica del territorio, con le opportune diversificazioni. Tra il 2015 ed il 2016 si è infatti verificata una riduzione dell’1,6% delle imprese aventi sedi nei comuni collinari della nostra provincia, riduzione che si è fermata al -1,3% per la montagna e al -0,4% per la pianura.
Una spinta piuttosto significativa a questo trend è generata dalla scomparsa di aziende agricole. In collina il 34% delle aziende in meno apparteneva effettivamente al settore agricolo, in montagna questo dato sale al 64%. Solo in pianura questa dinamica ha un ruolo meno significativo.
Anche allargando lo sguardo ad un arco temporale più ampio (2010-2016) emerge la costante negatività della variazione che ha interessato il nucleo di aziende agricole. Nell’intero periodo essa ha avuto dimensioni diverse a seconda della fascia altimetrica provinciale: così se in pianura il numero di aziende agricole è calato del 9,3%, in collina la perdita è stata del 14,7% per arrivare sino al -18,3% in montagna.
Il numero complessivo di unità locali di impresa sul territorio è risultato, a fine 2016, pari a 36.653 unità. Quasi il 38% di tali soggetti ha sede nel comune capoluogo. Gli altri poli produttivi di dimensioni più ragguardevoli risultano localizzati a Fiorenzuola, Castel San Giovanni, Rottofreno e Podenzano. A differenza degli altri citati, Podenzano si contraddistingue per il prevalere di aziende appartenenti al settore manifatturiero ed estrattivo rispetto a quello del commercio che è il principale negli altri contesti.