“Le Disavventure di Pinocchio”. Il Trio Amadei presenta la favola musicale basata sul romanzo di Collodi, che debutta al Teatro Verdi di Fiorenzuola sabato 22 dicembre e domenica 23 dicembre 2018. Ingresso libero.
Marco Amadei. In questo spettacolo accade di tutto. Un’insieme di artisti, tra musicisti, burattini e video mapping. Tante informazioni artistiche che tengono lo spettatore con lo sguardo fisso non allo schermo ma al teatro! L’obiettivo è riuscire a creare uno spettacolo davvero interessante e coinvolgente. In particolare vogliamo abbattere la barriera tra palcoscenico e spettatori.
Lo spettacolo.
Immaginate una baracca dei burattini a dimensioni giganti, su cui si muovono personaggi dalle fattezze. In particolare dimensioni e qualità più varie, per mettere in scena la storia di Pinocchio. Immaginate che il grande teatro di figura italiano si fonda con le proiezioni e il video mapping. E inoltre che la musica dal vivo mescoli strumenti classici ed elettronici. Insomma affonda le radici nella tradizione ma guarda ai linguaggi contemporanei .
“Le Disavventure di Pinocchio”, favola musicale per ragazzi e bambini dai 5 anni in su, basata sul romanzo di Carlo Collodi, debutta al Teatro Verdi di Fiorenzuola D’Arda. In particolare lo spettacolo è inserito nella stagione teatrale “CoSmicità… l’ironia delle stelle”.
Due le repliche aperte liberamente al pubblico. Sabato 22 dicembre alle 21.15 e domenica 23 dicembre alle 17.00, mentre sabato mattina ci sarà un’alzata di sipario per le scuole.
Il progetto è ideato dal Trio Amadei, che firma anche le musiche e le interpreta dal vivo. Lo fa assieme ai solisti della Vianiner Philharmoniker, Annamaria Senatore (canto e voce recitante) e il polistrumentista Vincenzo Vasi.
Lo spettacolo nasce con la drammaturgia e scenografia di Patrizio Dall’Argine, del Teatro Medico Ipnotico (con la supervisione del regista Emanuele Gamba). In particolare affronta con delicatezza e leggerezza temi come l’origine e l’identità dell’uomo.
Le Disavventure di Pinocchio.
La storia è quella che tutti conoscono, ma con un finale a sorpresa. Pinocchio ha origine da un pezzo di legno che racchiude uno spirito. La cosa che desidera di più è trasformarsi, crescere, diventare bambino. Viene quindi messo di fronte alla natura dell’uomo. In questo modo conosce emozione, tradimento, tristezza, gioia, perdizione, tentazione, paura, amicizia, abbandono, amore e libero arbitrio. La Fata Turchina potrebbe trasformarlo, ma farà di più, facendo scoprire a Pinocchio la bellezza della propria unicità, ciò che lo rende unico e irripetibile come un’impronta digitale.
Liliana, Antonio e Marco Amadei.
“Da molti anni lavoriamo insieme cercando di unire, attraverso la musica, culture e generi diversi, – spiegano i fratelli Liliana, Antonio e Marco Amadei. Perseguendo la qualità artistica e creando un ponte tra musica classica e contemporaneità. Siamo convinti che l’unione di mondi diversi generi bellezza. Inoltre veicoli le emozioni e raggiunga un pubblico più vasto ed eterogeneo. È grazie a queste convinzioni che ha preso vita questo spettacolo che mette in luce la ricchezza, la creatività, le maestranze e il fine artigianato italiani”.
Info
“Pinocchio” è organizzato da Associazione Culturale UTINAM. Produzione esecutiva: Marco Amadei e Marta Cioffi. L’ingresso è gratuito. È già possibile prenotare i posti, contattando la biglietteria del Teatro di Fiorenzuola (aperta dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30) al numero di tel. 0523/985253 – 989250. Info: www.facebook.com/LeDisavventureDiPinocchio