Chiusura del ponte a San Nicolò, non sarà fatto alcun guado. Rancan (Lega): “Follia”

Ponte sul Trebbia

Chiusura del ponte sul Trebbia a San Nicolò, non sarà possibile costruire alcun guado. Si è svolta questa mattina, presso la sede della Provincia, la riunione del tavolo tecnico di lavoro costituito ai fini della valutazione della fattibilità di percorsi alternativi nell’alveo del Trebbia in concomitanza con il previsto periodo di chiusura del ponte storico. “Sulla scorta di approfondite valutazioni in merito a tutti gli aspetti tecnici, procedurali, finanziari e autorizzativi finora esperiti sia in sede collegiale che singolarmente dai singoli Enti partecipanti, è stata accertata l’impraticabilità di ipotesi di percorsi in alveo comprendenti guadi, ponti su tubi e/o ponti bailey” fanno sapere dalla Provincia.

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“Le problematiche risultate dirimenti e ostative all’iniziativa dipendono, oltreché da aspetti autorizzativi non superabili, anche da perduranti incertezze in merito all’eventuale deducibilità fiscale delle somme che gli operatori economici privati potrebbero mettere a disposizione, in considerazione della loro non trascurabile entità”.

“Le valutazioni prodotte dal gruppo di lavoro tecnico vengono rimesse, quindi, al Tavolo istituzionale, di imminente convocazione da parte del Presidente della Provincia, che si farà carico delle decisioni conclusive. Il gruppo tecnico proseguirà in sede ristretta (Provincia e Comuni territorialmente interessati) per gli ulteriori approfondimenti relativi alla segnaletica indicante i percorsi alternativi”.

“Folle non aprire un guado sul fiume Trebbia tra Piacenza e San Nicolò, penalizzando così specifiche categorie di piacentini e un intero territorio”. Si esprime così il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan, che critica la scelta del tavolo tecnico di lavoro, riunitosi oggi nella sede della Provincia di Piacenza, di non attivare un percorso sul greto, come alternativa al passaggio sul ponte interessato dal restauro.
«Con questa scelta – attacca l’esponente del Carroccio – si creano notevoli svantaggi a studenti, pendolari, imprese ed esercizi commerciali. L’errore è a monte, cioè nella mancata previsione, da parte della Provincia, di un diverso tragitto in alveo. Uno sbaglio che inevitabilmente ricadrà sui cittadini. La Lega insisterà però nel chiedere la rimozione del pedaggio autostradale tra i caselli di Castel San Giovanni e Piacenza Ovest, oltre ad un aumento delle fermate intermedie dei treni tra i due centri».