Stefano Torre, il candidato autodefinitosi bionico e protagonista di una campagna elettorale sui generis alle ultime amministrative, si candida a presidente del consiglio. L’annuncio lo ha dato lo stesso Torre nel corso del consiglio comunale di questo pomeriggio, lunedì 23 ottobre. O meglio, avrebbe voluto darlo. Si perché Torre, entrato nell’aula di palazzo Mercanti con la sua squadra di fedelissimi armati di cilindro in testa, è stato bruscamente bloccato dal presidente del consiglio Giuseppe Caruso che ha prontamente additato uno dei seguaci dell’ex candidato, armato di telecamera: “Se lei non è un giornalista non può effettuare riprese, invito la polizia municipale a impedire qualsiasi immagine”. Senza opporre resistenza, l’attivista ha abbassato l’obiettivo e Torre è uscito dall’aula: “Non ci permettono di presenziare, poco male, abbiamo comunque ottenuto ciò che volevamo, la visibilità necessaria per annunciare la nostra candidatura a livello nazionale. Inizieremo a muoversi nei prossimi mesi per portare Torre alla presidenza del consiglio”.
I punti programmatici ricalcano quelli presentati alle scorse amministrative, con qualche differenza: “Non mi hanno permesso di creare qui a Piacenza un vulcano, motivo per cui ho deciso che, una volta premier, lo costruirò a Milano. Poi andrò a Parma nei prossimi giorni e terrò un comizio in piazza Duomo per annunciare l’intenzione di dichiarare guerra alla città, l’annienteremo e spargeremo il sale sulle ceneri. Ho deciso invece di creare un lago salato a Lodi, mentre ho rafforzato le alleanze con i miei storici amici Vladimir Putin e Kim Jong-un che mi aiuteranno a portare guerra ai nostri avversari. Resta valido l’accordo stretto con Cipro per scambiare il nostro clima con il loro”.
“Cari italiani e care italiane, e con viva e vibrante soddisfazione che … annuntio vobis gaudium magnum … mi candido! Mi candido presidente perché sono stufo di vedere sempre le stesse facce in parlamento e di sentire dire sempre le stesse cose! Soprattutto mi sono stufato delle loro promesse frivole e piene di stoltezza. Così ho deciso do scendere in campo e di proporre finalmente un programma serio, lungimirante e visionario. Un programma che farà di nuovo grande l’Italia che, è bene ricordarlo, è stata ben più grande dell’Almerica del marito della mia amica Melania, … Donald Trump”.
1. Realizzare un Vulcano a Milano.
L’intento è quello di fare in modo che il paesaggio di Milano assomigli a quello di Napoli.
2. Introdurre l’istituto del matrimonio a tempo determinato
Tre anni rinnovabile tacitamente, in modo da evitare di dover fare pratiche per il divorzio.
3. IUS SOLI: Estendere il diritto di cittadinanza a chiunque
Con l’obiettivo di arrivare a 7 miliardi di italiani entro il 2020 ed abbassare il debito pubblico pro capite a 300 euro.
4. Staccare Rimini dall’Italia e fare il golfo di Cesena
Per poter arrivare con gli incrociatori lanciamissili davanti a San Marino, al quale verrà dichiarata guerra!
5. Trasformare la provincia di Lodi in un lago salato
Per dare un mare a Milano e migliorare la sua somiglianza con Napoli.
6. Concedere l’indipendenza a Parma
Per poterle, successivamente, dichiarare guerra.
7. Asfaltare il canal grande a Venezia.
Per introdurre il vaporetto a ruote.
8. Cambiare il nome di Bergamo in Atalanta.
Così i giornalisti sportivi smetteranno di fare confusione.
Mi sostengono molti amici, tra i quali il solito Valdimir Putin, Kim Jong Un, mia cugina Elisabetta e Nikos Anastasiadīs presidente cipriota.
Mi preme far presente che Cuciani, de la Zanzara, è un mentitore voltagabbana, lestofante fellone, reo di brigantaggio, vipera comunista, anarchico e fascista, anzi cattocomunista, perché non mi ha pagato la cena.
Dio benedica l’Italia.”