Alluvione 2015, indagini riaperte e nuovi iscritti sul registro degli indagati

Alluvione del 2015, le indagini devono continuare. Lo ha deciso alcuni giorni fa il giudice per le indagini preliminari Stefania Di Rienzo che ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Piacenza. Parliamo del decesso di Filippo Agnelli, del figlio Luigi Agnelli e di Luigi Albertelli: la mattina del 14 settembre 2015, i tre attraversarono la provinciale 654 la quale però, da qualche minuto, era crollata, divorata dalla furia del fiume Nure all’altezza di Recesio. I corpi di Albertelli e di Luigi Agnelli furono ritrovati pochi giorni dopo, non fu mai rinvenuto invece il cadavere di Filippo Agnelli.

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Il pm Roberto Fontana aveva chiesto l’archiviazione del caso: le circostanze straordinarie dell’episodio, definito “eccezionale e non prevedibile”, renderebbero infatti impossibile individuare eventuali responsabilità. Il gip Stefania Di Rienzo ha però respinto la richiesta e disponendo che le indagini proseguano.

E in effetti qualcosa è cambiato. Le indagini sono state riaperte e sul registro degli indagati sarebbero state iscritte alcune persone: i reati ipotizzati restano crollo di costruzioni e omicidio colposo.