“Non concepisco la Fondazione in termini paternalistici, cioè il presidente che conta per novanta su cento. Serve una grande lavoro di squadra che aiuti il presidente a fare del bene al territorio”. Detta il primo fondamentale comandamento il notaio Massimo Toscani, eletto questa mattina dal Consiglio generale nuovo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Decisiva la seconda votazione che ha premiato Toscani con 14 voti contro i 6 di Giuseppe Molinari mentre 5 sono stati gli astenuti, i consiglieri di Vigevano. Una riunione, quella del consiglio generale, che a detta dei presenti si era aperta con una certa tensione e che minacciava di andare alle calende. Sul clima pesava infatti la vicenda della presunta incompatibilità di Molinari. Tema che tuttavia, per volere dell’ex presidente Francesco Scaravaggi, non è stato affrontato. E così l’assemblea ha saggiamente puntato sulla votazione. Da quel momento l’atmosfera si è distesa e la sensazione, esplicitata pressoché unanimemente dai consiglieri all’uscita da Palazzo Rota Pisaroni, è che si possa stavolta iniziare davvero a lavorare insieme mettendo da parte – anche se restano da affrontare le indagini della Finanza e l’ispezione ministeriale – il periodo più buio dell’ente di via Sant’Eufemia.
L’elezione di Toscani è stata accolta con un doppio applauso e l’interessato lo ha appreso praticamente in tempo reale.
Raggiunto nel suo ufficio ha parlato di questa elezione e delle sue intenzioni. Non prima, però, di aver teso una mano allo “sfidante” Molinari e aver pronunciato parole di un certo peso: “Ho stima nel dottor Molinari. E dirò di più: siccome è presidente della Ricci Oddi, mi piacerebbe davvero molto riuscire a fare qualcosa insieme per il bene della città”.
“Il bello inizia adesso, questa è una sfida – ha proseguito -. Dico la verità avverto emozioni miste di entusiasmo e preoccupazione. Sono convinto che ci sia la voglia da parte di tutti di riunirsi e collaborare insieme, sia da parte dei consiglieri sia da parte delle forze che compongono il territorio. Credo che questa voglia gioverà a me, come avrebbe giovato a qualsiasi altro presidente”.
Sui numeri che lo hanno sostenuto ha commentato: “A me sembra una maggioranza ampia per quanto riguarda il territorio piacentino. Ma i numeri finiscono qua, da adesso non contano più. Conta il lavoro. La Fondazione è percepita come un centro di potere, in realtà è nata per fare del bene e della beneficenza. D’ora in avanti la percezione deve essere diversa, quella di un ente che fa bene a territorio. Bisogna cambiare l’atteggiamento. Riprendere con assoluta serenità”.
Sul cda ha spiegato che si prenderà una settimana di tempo per decidere, ma ha ribadito più volte il concetto che non vuole una Fondazione “paternalistica”. “Se per arrivare a questo obiettivo occorreranno 5/6/7 consiglieri lo vedremo”.
Prime azioni: “Qualsiasi presidente deve innanzitutto capire cosa va ad amministrare. Voglio capire lo stato del patrimonio e capire quali sono le nostre attività e possibilità. Bisogna chiarire anche la destinazione del patrimonio immobiliare: dove c’è possibilità di utilizzo bene, altrimenti si valorizza in altro modo, come convento Santa Chiara, per liberare risorse perché non ce ne sono tante. Per il palazzo ex Enel di via Santa Franca vedremo in seconda battuta. Comunqe decideranno il cda e il consiglio generale”. Infine ha confessato che la confusione che si era sviluppata nelle ultime settimane stava per indurlo a fare un passo indietro rispetto alla disponibilità data all’inizio. “Poi però ho ritenuto giusto di andare fino in fondo. E lo farò con entusiasmo”.
Elezione di Toscani, Paola De Micheli (Pd): “Buon lavoro al nuovo presidente, ora la Fondazione recuperi il suo ruolo strategico”
Al nuovo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Massimo Toscani giungono le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro della vicepresidente vicario del gruppo del Partito Democratico alla Camera Paola De Micheli.
“Il nuovo presidente Toscani – afferma – assume un compito di grande responsabilità, quello che lo attende è un lavoro non facile: il rilancio del ruolo strategico sul territorio della Fondazione, ma anche la necessità di rimarginare la profonda ferita che si è creata in questi mesi con la comunità piacentina e le istituzioni. Per questo a lui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”.
“Nelle prossime settimane – fa notare – occorrerà fornire risposte puntuali e trasparenti alle richieste del Ministero del Tesoro e far partire finalmente quell'approfondita analisi del patrimonio, invocata da più parti in maniera trasversale”.
“Piacenza ha bisogno di una Fondazione autorevole – conclude Paola De Micheli – capace di svolgere una funzione rinnovata e al passo dei tempi nella società, attraverso il sostegno ai settori fondamentali come quelli del welfare, della cultura e anche per lo sviluppo economico del nostro territorio. Sono certamente incoraggianti le prime parole del neopresidente Toscani che fanno appello al lavoro di squadra e al superamento dei conflitti del passato: l'auspicio è che ora tutti operino veramente per il bene comune”.