Mesi di violenze per pagarsi la droga, madre disperata denuncia il figlio

Mesi di paura e violenze, un vero incubo per una donna di 47 anni, residente nei pressi di Rottofreno e madre di un ragazzo 20enne sprofondato nel buio tunnel della droga. Una dipendenza da marijuana e hashish divenuta nel tempo incontrollabile, ingestibile, nonostante il sostegno del Sert di Piacenza che da mesi seguiva il giovane. Tutto era cominciato con le prime richieste di denaro da parte del ragazzo per acquistare le sostanze stupefacenti, richieste a cui probabilmente la madre in un primo momento non si sentì di dire di no. Ma col passare del tempo le pretese divennero troppo pressanti, e cominciarono ad arrivare i primi rifiuti. Con essi la violenza. L'apice fu raggiunto un giorno di maggio quando il ragazzo, di fronte al rifiuto della madre di consegnare 20 euro, perse le staffe dando in escandescenze: "Non sei una madre, sei solo una mign**tta!" le gridò, prima di scagliarle in pieno volto un computer portatile. In un'altra occasione il 20enne colpì la madre in testa con un piatto di ceramica, causandole lesioni per 20 giorni di prognosi. E poi le costanti minacce, con coltelli e forbici puntati alla gola, la grida, gli insulti, gli attacchi d'ira che portavano il figlio a devastare casa, spaccando mobili e suppellettili.

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Una situazione ormai fuori controllo, insopportabile. A fine agosto la disperazione spinse la donna a prendere la più sofferta e difficile delle decisioni, denunciare ai carabinieri il proprio figlio. E così ha fatto: dopo aver raccontato tutto nei minimi dettagli ai militari di San Nicolò, per il 19enne sono scattate in questi giorni le manette con l'accusa di estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni.