Caso Salsi, l’eretico Favia (M5S): “Non giudichiamola per una comparsata tv”

Come ogni sei mesi, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia e Andrea De Franceschi sono arrivati ieri a Piacenza per la loro rituale rielezione. Ogni sei mesi, infatti, gli eletti dagli attivisti si ripresentano al loro cospetto per poter riavere la fiducia e continuare il mandato.

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Ma le polemiche sul movimento impazzano, da ultimo quello riguardante il consigliere comunale di Bologna, Federica Salsi. Facile il parallelismo con quanto accadde a Giovanni Favia, che venne triturato dai media e dai suoi colleghi per un’infelice fuori onda in cui si esprimeva sulla mancanza di democrazia all’interno del movimento. Salsi martedì partecipò a Ballarò e ora non solo Grillo, con il quale ha avuto un feroce botta e risposta, le ha girato le spalle. Lo hanno fatto persino i più vicini compagni di banco in consiglio, che al suo intervento durante la seduta l’hanno lasciata sola.

“Adesso si mette in croce Salsi, ma tantissimi di noi sono andati in televisione – spiega Favia – Però la persona non la giudichi per una comparsata ma per il lavoro sul territorio, per la serietà, la sobrietà, l’intelligenza e la determinazione. E Federica queste qualità le possiede. Il fatto è che ora le cose stanno cambiando per noi”.

L’attenzione alle parole ora non gli manca, anche se pare tenerci a precisare che “non ho una contrarietà ideologica alla tv, però va presa con le pinze. Il problema non è il talk show ma lo show. Sei li, ti fanno parlare due ore ma il politico non deve fare spettacolo” sottolineando come “io sia andato tante volte e la prima, di molto precedente al caso che mi ha riguardato ed è passato alle cronache, fui mandato dallo staff ad Annozero”.

Poi torna la cautela, visti i trascorsi: “Comunque non mi faccio trascinare in questa rissa, dove ci mettiamo gli uni contro gli altri. Si fa solo un regalo ai partiti”.

Pesa le parole il consigliere, ex enfant prodige del movimento in Emilia Romagna, che comunque non sembra voler riporre nel cassetto la propria onestà intellettuale. Persino quando gli si chiede se sia possibile o meno, viste le dichiarazioni dei giorni scorsi, un asse Grillo-Di Pietro: “Non esiste nessun asse, è stata una sua valutazione su una persona in difficoltà. Una sua opinione personale” ha risposto.