“Concordo con il sindaco Dosi sul buon lavoro dell’amministrazione ma emerge però un dato che ci ha portato a esprimere solidarietà umana e politica a lavoratori in sciopero: la discriminazione”. Così si è espresso il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, David Santi intervenendo sul caso Ikea, cioè la protesta dei lavoratori iscritti ai Cobas che ha portato nei giorni scorsi il blocco dei cancelli e al volantinaggio davanti ai punti vendita della nota azienda svedese.
“I lavoratori più sindacalizzati sono stati di fatto estromessi con alcuni pretesti – ha spiegato Santi – questo è l’elemento fondamentale ed è una discriminazione che va eliminata”.
IL COMUNICATO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
Crescono le prese di posizione di esponenti del Partito Democratico, non tutti considerabili terzi rispetto ai soggetti coinvolti, tese a delegittimare e indebolire le lotte dei lavoratori delle cooperative appaltatrici dello stabilimento Ikea e a stigmatizzare i soggetti individuali e collettivi che portano loro solidarietà politica oltre che umana.
Ritengo inaccettabile che esponenti politici, con tono ricattatorio, pongano l’alternativa tra abbandono del conflitto e perdita del lavoro per trasferimento dello stabilimento produttivo. Sarebbe meglio che questi signori si impegnassero politicamente per innalzare il livello qualitativo del mondo del lavoro, piuttosto che schierarsi acriticamente dalla parte più forte nelle relazioni industriali.
Che si parli di Cobas, Fiom o altre sigle il nostro approccio non cambia: sempre dalla parte dei diritti democratici dei lavoratori.
David Santi
Segretario Provinciale Rifondazione Comunista Piacenza