Votare per Bersani o per Renzi? Hanno provato a capirlo gli iscritti che hanno partecipato venerdì all’assemblea cittadina del Pd organizzata dal segretario cittadino Christian Fiazza in una sede gremita. A delineare due modelli di politica (e di politici) differenti, dopo l’introduzione di Silvio Bisotti (che ha relazionato sull’andamento dell’assemblea nazionale) sono state la parlamentare Paola De Micheli pro Bersani e l’assessore comunale Katia Tarasconi pro Renzi. Dalle loro relazioni sono emerse notevoli divergenze su svariati temi, tra questi anche il concetto di partito.
LA RELAZIONE DI DE MICHELI PRO BERSANI
“Bersani è una persona onesta, ha uno stile sobrio e perché in assoluto sulle politiche industriali e fiscali è una delle competenze massime del paese. Ha inoltre il profilo di premier che serve all’Italia per dare continuità al lavoro di Monti. Bersani è riuscito a tenere unito il partito quando sono state fatte scelte faticose, ha interloquito con la società, ha parlato delle riforme fatte che miglioreremo nella direzione dell’equità. Solo così potremo parlare di crescita e sviluppo. E poi il modello di uomo da solo al comando (Berlusconi, ndr) è già fallito in quest’ultimo ventennio. Noi siamo un partito popolare. In questa competizione stanno uscendo i valori di un grande partito di massa. Il rinnovamento tanto evocato dal “rottamatore” (Renzi, ndr) quanto realizzato nei fatti da Bersani. Il 30% dei posti dei vertice del partito è tutto composto da under 40. La capacità di Bersani di tenere uniti i valori del passato e il rispetto per chi ha lavorato per questo grande partito di massa è straordinaria. Nessun timore del consenso che Renzi ha nelle piazze. Piuttosto siamo preoccupati per la situazione del Paese. Affrontiamo un mese importante per i destini dell’Italia. Se Bersani vince, se facciamo la nuova legge elettorale e se l’Europa si sblocca e se anche il Pdl fa primarie corrette per far ripartire un altro pezzo di mondo, se accadono queste cose forze possiamo uscire dal tunnel. Siamo avanti bene nei sondaggi, Bersani cresce nonostante la sua campagna sia partita dopo rispetto agli altri competitor”.
LA RELAZIONE DI TARASCONI PER RENZI
“Non è facile sostenere la candidatura di Renzi a Piacenza, la città del segretario Bersani. Renzi ha un programma complesso e articolato, altro che. Motivi per votarlo ce ne sono tanti: propone una riduzione drastica dei parlamentari, abolizione dei vitalizi, investimento su cultura e turismo che serviranno tanto all’Italia. Investire sulla scuola, 100 euro in più al mese per tutto coloro che sono al di sotto di 1200 euro mensili. Sono tutti progetti molto ambiziosi. Con Renzi il Pd ha guadagnato consensi. Le regole? Non siamo troppo soddisfatti. Le proposte di chi vincerà le primarie dovranno essere sostenute da tutto il nostro schieramento, sono impegni che non potranno essere disattesi come è stato fatto nel passato.