Mentre Matteo Renzi oggi dichiarava: “Gli amministratori locali dovranno tornare ad essere importanti”, in casa Partito Democratico di Piacenza si dava il via alle epurazioni degli esponenti politici che lo sostengono.
E’ notizia di oggi, infatti, che il segretario locale Vittorio Silva ha espulso i “renziani” dall’esecutivo provinciale con una decisione che ha sorpreso tutti, visto che si tratta dell’organo principale del Pd, composto da 12 membri, ora ridotti.
Con la scusa di “accantonare” alcuni esponenti politici impegnati come amministratori, tra i quali l’assessore al Commercio Katia Tarasconi, il sindaco di Vernasca Gianluigi Molinari, Andrea Cunico e Alessandra Fanti, rispettivamente di Pontedellolio e Fiorenzuola, sono stati di fatto allontanati.
Con una semplice telefonata, Silva gli ha motivato la decisione di non riconfermarli adducendo a motivi legati al loro lungo impegno a vario titolo nelle amministrazioni di centrosinistra o per la loro militanza all’interno dell’esecutivo.
In realtà, al loro posto non sono state scelte figure nuove ma comunque da tempo impegnate in questo senso, come il subentrato capogruppo del Pd in Provincia, Marco Bergonzi, oppure Annalia Reggiani, amministratore ma al quale è stata cambiata la delega.
E i mal di pancia iniziano già a manifestarsi, prospettando qualcosa di ben più traumatico. Sembra infatti in corso una vera e propria resa dei conti, dopo che l’ex sindaco di Piacenza, Roberto Reggi è passato tra le “fila nemiche”, non solo sostenendo ma diventando il responsabile della campagna elettorale di Matteo Renzi per le primarie del partito.