“Il referendum è uno strumento troppo oneroso e con tempi non compatibili”. E’ stato tranchant il commento del sindaco Paolo Dosi, alla proposta che verrà portata dal presidente della Provincia, Massimo Trespidi lunedì 24 settembre in Consiglio provinciale. “Ho fatto due conti – ha spiegato il primo cittadino – trovo suggestiva la proposta, soprattutto perché formulata da un ente che sta per essere superato”.
La contrarietà di Dosi al referendum non è cosa nuova, come ha confermato lui stesso in mattinata, anche se in questi termini così categorici la sua posizione non era mai stata espressa: “Il referendum è uno strumento particolarmente oneroso per i costi di questa consultazione, e con tempi non inferiori a un anno e mezzo” ha ribadito il sindaco di Piacenza, “rischiamo che, quando verrà indetto, l’amministrazione provinciale abbia già concluso il suo iter”.
Non solo, visto che Paolo Dosi la ritiene una proposta non accettabile anche dal punto di vista economico – culturale: “Su questo livello di ragionamento Piacenza deve rimanere nell’ambito della Regione Emilia Romagna – chiosando che “si può ragionare sull’estensione. Ma non come evento che incombe ma come occasione per cercare di portare, con Parma, Reggio Emilia e Modena, le eccellenze piacentine e offrirle a un territorio più vasto del nostro”.
Dosi ha risposto anche alla domanda relativa ai rumors secondo i quali, in tema di primarie del centrosinistra, si sarebbe schierato con Matteo Renzi: “Sono un sindaco del Pd, ma questa è una fase in cui stare alla finestra e capire quali proposte hanno i candidati. Da Renzi sono arrivati spunti interessanti, ma per scegliere non è ancora tempo”.