Ziano, alla festa dell’uva maxivendita di solidarietà del Carroccio

Maxivendita solidaristica di formaggio terremotato sulla festa dell’uva di oggi, a Ziano. L’iniziativa è stata della sezione locale della Lega Nord che, presso la sede di via Roma, ha proposto al pubblico della kermesse del vino (inserita nel calendario del Valtidone Wine Fest) l’acquisto di complessivi 150 chilogrammi di Parmigiano Reggiano stagionato 20 mesi dell’azienda “La Cappelletta” di San Possidonio (Modena). Già nel pomeriggio il formaggio è andato esaurito dopo che, solo in mattinata, i volontari ne avevano venduti quasi 100 chilogrammi.  A tutti gli acquirenti il Carroccio ha offerto alcuni assaggi accompagnati da Malvasia, vino al centro della rassegna giornaliera. Tra  degustazioni, mostre, sfilate di antichi carri e trattori agricoli l’attenzione per i popoli terremotati è stata protagonista e sancita dallo slogan, coniato per l’occasione: “Il sapore che resta è quello della solidarietà”.

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A partecipare all’iniziativa anche i vertici locali della Lega Nord e alcuni dei principali eletti: il segretario provinciale Pietro Pisani, il deputato Massimo Polledri, il vicepresidente della Provincia Maurizio Parma e l’assessore Filippo Pozzi, il sindaco di Ziano Manuel Ghilardelli.  Visita alla sede anche per Lucien Bonnet, sindaco di Pont de l’Isère, comune francese gemellato con Ziano, presente con una delegazione e con uno stand dedicato di prodotti tipici.

«La vendita del formaggio ‘terremotato’ promossa oggi, nel contesto della nostra Festa dell’Uva – ha detto Ghilardelli – è un gesto concreto di aiuto che fa seguito ad altre iniziative di solidarietà promosse dalla nostra e da altre sezioni della Lega Nord provinciale. In un momento di festa abbiamo voluto ricordare le popolazioni colpite, offrendo loro un contributo per una veloce e rapida ricostruzione. Vogliamo tenere vivo il ricordo e desta l’attenzione nei confronti delle vittime del sisma del 20-29 maggio. Tanto abbiamo fatto, altro faremo. Siamo sicuri che i tanti gesti di solidarietà giunti in questi mesi alle popolazioni terremotate, la laboriosità e la voglia di rialzarsi del popolo emiliano siano le migliori premesse per tornare quanto prima alla normalità”.