Reggi su Monti: “Sarà ministro dell’Economia del governo Renzi”

Monti sarà ministro dell’Economia del futuro governo Renzi”. E’ quanto ha affermato l’ex sindaco di Piacenza, Roberto Reggi in un’intervista rilasciata al quotidiano online Affaritaliani che qui di seguito riportiamo integralmente.

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“Con Bersani non ho ancora parlato ma spero la prenderà bene. Il mio lavoro non è in contrasto con il Partito Democratico, anzi”. L’ex sindaco, da sempre vicino al segretario piacentino del Pd, ha risposto così alla domanda che gli chiedeva come ha reagito Pierluigi Bersani al suo impegno nella candidatura di Matteo Renzi alle primarie. E ha precisato: “Un lavoro di questo tipo allarga la base elettorale, coinvolge la gente, la avvicina alla politica . Cosa che invece i politici a Roma hanno allontanato in questi anni”.

Intervenendo sul ruolo di Monti, però, Reggi non si è voluto sbilanciare sul suo possibile collocamento in un futuro governo Renzi: “Per ora è eccessivo parlarne. Matteo mi ha chiesto una mano per il programma, che sarà pronto a breve per aggregare tutti, dagli amministratori locali ai semplici cittadini. Per il resto mi sembra di correre a fare altri discorsi sul mio futuro”. Ma anche in questo caso, l’ex primo cittadino, non ha mancato di lanciare l’ennesima frecciata ai politici nazionali: “Anche perché mi sembra importante lavorare a un progetto per l’Italia che parte dai territorio. Perché quelli che sono a Roma i territori se li sono dimenticati”.

A fondo pagina l’intervista itegrale di Roberto Reggi a Piacenza24.

 

L’INTERVISTA RILASCIATA AD AFFARITALIANI

“Mario Monti sarebbe un ottimo ministro dell’Economia in un governo guidato da Matteo Renzi. Credo che il premier debba ripercorrere l’iter di Ciampi, magari prima di diventare Presidente della Repubblica”. Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza del Pd, ha le idee chiare. Scelto da Matteo Renzi per stilare il suo programma, spiega ad Affaritaliani.it di aver “creato una rete di sindaci che stanno dando suggerimenti per creare il programma che sarà reso noto quando Matteo si candiderà”. E sulle qualità di Renzi come leader non ha dubbi, è lui la persona giusta. “Da quando Matteo ha iniziato a fare il sindaco ha capito che deve dare risposte a tutti, non solo ad una parte dei cittadini. Ed è il motivo per cui è apprezzato dalla sinistra e dalla destra”.

Finita quest’anno la sua avventura di sindaco di Piacenza, lei è stato scelto da Renzi per curare la stesura del programma. A che punto sono i lavori?
“E’ ancora presto per tirare le somme. Il metodo che si sta utilizzando è aperto e in divenire. Richiede ancora molto tempo. Abbiamo chiesto un contributo agli amministratori locali, che hanno il polso della situazione dei cittadini e delle imprese. Ci siamo avvalsi anche del consiglio di alcuni personaggi che hanno una visone internazionale sui temi della politica e dell’economia”.

Chi sono questi esperti?
“Non glielo posso dire. Anche perché sono vari, è una rete diffusa”.

Quando sarà possibile vedere il vostro programma?
“Nel momento in cui Matteo si candiderà ufficialmente presenterà una prima stesura che poi dovrà essere affinata e arricchita”.

In una intervista ad Affari di qualche mese fa lei ha detto che sarebbe stato favorevole ad un Monti bis. E’ ancora di questa idea?
“Noi dobbiamo a Monti grande gratitudine perché ci ha fatto recuperare credibilità internazionale. Non credo che potremo fare a meno di lui anche in futuro”.

Immagina quindi un suo futuro in politica?
“La figura è così importante per il Paese che è indispensabile per dare una prospettiva all’Italia in Europa. In un prossimo governo la presenza di Monti sarà indispensabile”.

Ha dimostrato però di avere dei punti deboli…
“E’ molto lontano dalla gente. E’ un uomo tropo delle istituzioni e poco del popolo. E Renzi invece è un leader che sa parlare alle persone, è in sintonia con loro. Ed è proprio dalla cittadinanza che dobbiamo ripartire per venire fuori dai guai”.

Diciamo che lo vedrebbe bene come ministro dell’Economia e non come premier.
“Esattamente. Un po’ come ha fatto Ciampi che si mise generosamente al servizio dopo aver fatto il Presidente del Consiglio. Vedrei molto bene un suo ruolo di questo tipo, magari prima di diventare Presidente della Repubblica. Il percorso di Ciampi è quello che si merita”.

Ci sono altri ministri ‘degni di essere salvati’?
“Non dico niente in merito perché li conosco poco. Darei un giudizio parziale”.

Perché crede che Renzi sia la persona giusta per guidare il Pd e magari anche il Paese?
“Da quando Matteo ha iniziato a fare il sindaco ha acquisito una sensibilità nuova. Ha capito che deve dare risposte a tutti, non solo ad una parte dei cittadini. Se sei sindaco lo devi essere di tutti. Lui da presidente di Provincia non lo aveva capito ancora bene, ma da quando è sindaco ha interpretato questa necessità al meglio. Ed è il motivo per cui è apprezzato dalla sinistra e dalla destra”.

Renzi è accusato di essere un uomo di sinistra che dà risposte di destra. Non rischia di essere né carne né pesce?
“E’ tutti e due. Deve dare risposte a tutti se vuole avere l’ambizione di governare un Paese”.

Bersani ha detto che le primarie si faranno, ma dalla scorsa primavera ad oggi la dirigenza del Pd ha dato segno di non amare questo strumento. Secondo lei si faranno?
“Bersani è una persona seria e tutte le cose che dice le fa. Io mi fido di lui”.

Di Tommaso Cinquemani