“Bergonzi non lo sa, ma il primo a parlare di macroregione padana fu Guido Fanti, partigiano, primo presidente della Regione Emilia Romagna e autorevole esponente della sinistra”. Così il segretario provinciale della Lega Nord Pietro Pisani al capogruppo Pd in consiglio provinciale Marco Bergonzi che bolla come “sparata” l’invito avanzato del Carroccio nei giorni scorsi al presidente Vasco Errani di aderire alla macroregione alpina.
IL COMUNICATO
“Il 6 novembre 1975 il quotidiano La Stampa di Torino ha pubblicato un articolo in cui Fanti esponeva la proposta per la creazione di una grande lega del Po. In mente Fanti, comunista ‘illuminato’, aveva una ‘lega di tutte le regioni che si attestano sul Po per rappresentare insieme un potere anche contrattuale nei confronti degli organi centrali di governo più forte di quello che non potesse essere la singola regione’. Fanti, figura storica del PCI, quando gli si prospettò l’approdo nel Pds rifiutò e si dedicò ad altro. Un politico con la schiena dritta, ‘merce’ rara di questi tempi. E non è l’unico di una sinistra del passato capace di guardare oltre gli steccati di partito. Un altro esempio è quello dell’allora presidente della Camera Luciano Violante che nel 1996 accettò la denominazione ‘Lega Padania’ per il gruppo del Carroccio alla Camera. Con queste persone – di grande carisma e capacità politiche riconosciute – il dialogo era ancora possibile. Ma con i ventriloqui di partito che lanciano appelli all’unità e rigettano per partito preso ogni proposta che non sia la loro, il confronto è ben più difficile. La macroregione è stata proposta da Fanti, rispettata da Violante e rifiutata da Bergonzi. Il suo veto, come si può capire, ci preoccupa parecchio”.