I consiglieri del Popolo della Libertà Tommaso Foti e Antonino Coppolino hanno presentato, rispettiva mentene al Sindaco Dosi e al Presidente Trespidi, una mozione riguardante la recente approvazione della legge regionale in materia di bonifica.
Gli esponenti azzurri, ricordano come, prima delle elezioni comunali di Piacenza, era stato assicurato che “gli immobili siti nelle aree urbane sarebbero stati esonerati dal pagamento del contributo di bonifica” (quantificabile in oltre 2 milioni di euro), mentre l’attuale sindaco aveva affermato di condividere “il contenuto della proposta Provinciale volta ad evitare l’uso promiscuo che porta a pagare due volte lo stesso tributo”.
Per contro, rilevano Foti e Coppolino, la Legge Regionale 7/2012, prevede che resti fermo “l’obbligo della corresponsione del contributo di bonifica in relazione al beneficio di difesa idraulica, ove presente”.
“Così scritta – affermano i due consiglieri del PdL – la norma garantisce al Consorzio di bonifica di Piacenza di continuare a riscuotere la contribuzione dalla città stessa, per via della gestione dei canali diversivi e dell’asserita (da parte del Consorzio) difesa idraulica della città, e ciò nonostante le pronunce del Tribunale di Piacenza e della Commissione tributaria provinciale dalle quali emerge con chiarezza che i diversivi non giustificano alcuna imposizione.”
Foti e Coppolino, osservato che “è stata la Regione ad impedire la cessione o concessione a favore del Comune di Piacenza, delle opere Collettore Settentrionale, Collettore Rifiuto e Impianto Idrovoro Finarda” chiedono a Dosi e Trespidi di “elevare la propria vibrata protesta nei confronti del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna per avere approvato una legge che continua ad imporre ai proprietari di immobili ubicati nella città di Piacenza il pagamento del contributo di bonifica, nonostante l’assenza di ogni ragione logica e di diritto”.
I due rappresentanti del Popolo della Libertà invitano infine Comune di Piacenza e Provincia a chiedere alla Giunta Regionale di proporre un emendamento alla recente legge regionale sulla bonifica, al fine di consentire, nel caso in cui uno o più Comuni richiedano la consegna di opere idrauliche di bonifica costruite dallo Stato a proprio carico, che le dette opere siano consegnate agli enti richiedenti.”