Rimane in carcere il romeno di 44 anni accusato di tentato omicidio, resistenza e minaccia aggravata nei confronti della convivente e della suocera. L’uomo è stato interrogato questa mattina in carcere dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani che ha convalidato l’arresto e deciso la custodia cautelare. Il 44enne è accusato di aver colpito, sabato scorso a Nibbiano, con un fendente al collo il figlio della sua compagna, al termine di una lite.
Il romeno, assistito dall’avvocato Vittorio Antonini, ha negato di aver mai colpito il ragazzo, perché si era chiuso in camera da letto. Il 44enne, infatti, ha detto che temeva il ragazzo di 21 anni, con il quale in passato si era anche scontrato fisicamente, avendo la peggio.
La vicenda era avvenuta in casa a Nibbiano, con una furiosa lite fra l’uomo, che ha ammesso di aver bevuto quella sera, la convivente, anch’essa romena, e la “suocera”. Le due donne erano scappate in strada, telefonando al ragazzo e ai carabinieri. Lui, invece, si era chiuso in camera da letto con quattro coltelli. Il giovane era arrivato per primo, aveva affrontato il 44enne ricevendone, secondo un prima ricostruzione, un colpo al collo, per fortuna lieve (prognosi di sette giorni). Poi, erano arrivati i carabinieri di Pianello che lo avevano disarmato e arrestato.