In estate le donne si dividono in due grandi categorie: quelle che sanno ballare e quelle che non sanno farlo.
Inutile dire che sono un po’ rigide, che non si lasciano andare, che sono timide o cose simili … . Qualunque sia la motivazione. Semplicemente non sanno farlo!
Le appartenenti alla prima categoria, vanno incontro ad un’estate piena di soddisfazioni!
Si sa: quando arriva maggio partono da tutte le stazioni radiofoniche i tormentoni dell’estate. E non c’è locale aperto al pubblico – compreso il dopolavoro ferroviario e il club di briscola della nonna– che non spari fuori percussioni tribali o ritmi elettronici prepotenti.
E vai! se sai ballare, ti basta solo muovere un po’ i piedi e coinvolgere un po’ di gente che ti diverti e il tempo vola. In più hai un’arma di seduzione non indifferente! Mica male!
Dall’Abbronzatissima ancora nel 45 giri al Tacatà di quest’estate, lo sculettamento è lì prontamente contagioso. Le più esperte si lanciano in qualche piroetta, casché o passo doppio (è il massimo della terminologia danzereccia in mio possesso, non me ne vogliano le addette ai lavori), ma mediamente basta ancheggiare un po’ a destra e a sinistra, muovere le braccia sinuosamente e il gioco e fatto. L’unico rischio per gli esemplari femminili appartenenti a questa categoria è di prendersi troppo sul serio ed entrare in competizione anche sulla pista da ballo 5×5 della festa di San Pancrazio in qualche sperduto italico paesotto durante la festa del fagiolo rosso. Per favore, calmatevi non siete al Moulin Rouge!
Descritto come sopra, ballare piacevolmente senza particolari pretese sembra facile. Ma per le appartenenti alla seconda categoria (di cui io faccio parte a pieno titolo) anche solo muovere tacco e punta del piede e ancheggiare a tempo di musica è un’impresa ardua! Non ti viene proprio spontaneo, sei lì che ti devi concentrare e dire tra te e te “Ok, vai di piede, poi di spalla, mettici l’anca. Destra e sinistra. Ricordati di tenere il sedere in fuori. Oddio e dell’altro piede cosa me ne faccio? Ecco mi stanno guardando tutti. Ridono di me!!”
Perché sì, l’esemplare femminile, che non sa ballare, è ancora più egocentrica di quello che sa farlo: in un posto stracolmo di gente, pensa che tutti stiano guardando lei! E così si blocca!
Che ansia!
Costei è facilmente riconoscibile, in quanto in discoteca ha un sorriso plastificato stampato in faccia, e muove un passo a destra e uno a sinistra. Sempre nello stesso punto. Di solito individua una mattonella e ne segue il perimetro. Destra e sinistra. Destra e sinistra Non si può sbagliare! Se poi c’è una parete vicino, meglio. Così appena finisce il pezzo, gli si appoggia su e non si muove più. Perchè per costei il tempo non vola, anzi si dilata!
Se è audace, prova anche a puntare un tipo e a muovere in modo ammiccante la spalla saggiamente scoperta. Ma nulla, dopo pochi secondi le viene da ridere e finisce la magia!
Di solito, però, questi soggetti non frequentano le discoteche, disprezzano la musica da discoteca. Si intendono di quella classica, quella rock o il jazz. Tutto molto intellettuale, sicuramente. Di un certo spessore culturale. Ma – bando alle ciance – soprattutto musica che non comporta di essere ballata a tutti i costi!
Così niente discoteche, piuttosto concerti e falò multietnici.
Ed ecco la nostra amica che non sa ballare al falò sulla spiaggia. C’è il solito amico con la chitarra che interrompe La Canzone del Sole di Battisti o Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano ed attacca con l’Ombelico del mondo di Jovanotti!!! E che ca …. si deve ballare!
Così lei cosa farà? Non ha più mattonelle per misurare il passo o pareti amiche. Solo sabbia, fuoco e vino. Deve decidere, estraniarsi o ballare?
Via le scarpe, butta giù di un sorso mezza bottiglia di vino per dimenticare quello che sa per fare e lanciarsi nella mischia. Finalmente si lascia andare, è più spontanea. Si muove libera, senza pensare. Misticamente un esemplare maschile la trova seducente. E naturalmente cosa fa costui? L’avvinghia!!
Track! I piedi le si rallentano e l’anca si blocca. Lei resiste un po’, si sforza come meglio può per continuare a ballare. Ma ecco che ritorna prepotente la mente che dice “cosa faccio? Dove metto le mani? E la mia gamba? Dovrebbe andare in mezzo alle sue? Ma se gli faccio male e lo castro??!!!”
Così tutto finisce. Lei finge di essersi tagliata un piede e si siede!
Che stupido quel ragazzo. Non sa che la donna appartenente a questa categoria balla da sola! Balla da sola in casa sua. Finestre accuratamente serrate e musica commerciale a tutto volume (Perché ognuna delle nostre ha la sua playlist commerciale nascosta nel pc!)
Salta dappertutto, dal divano al letto e poi sulla sedia. Prende una spazzola e fa finta di cantare, improvvisa un tango seducente con l’appendiabiti. Che classe!
Quindi ora approfitto che nessuno mi guarda e basta con questo Mozart di sottofondo! Vai con la sigla dei Campionati Europei. Endless Summer a tutto volume!!!
Oooooo ….eeeeee …… ooooo