Nuovo coro di critiche, da Rifondazione alla Lega Nord, contro Iren. In tutti e tre i Comuni soci (Reggio, Parma e Piacenza) si levano voci preoccupate per la situazione finanziaria della multiutility di cui da tempo si parla come non florida. E che, secondo indiscrezioni, ammonterebbe a un debito di 3 miliardi di euro su 3,5 miliardi di fatturato e 591 milioni di margine operativo lordo. Un accento particolare il Prc lo pone su Parma, dove sarebbe in atto la presunta cessione della gestione del servizio idrico del Comune di Parma alla societa’ Mediterranea delle Acque, controllata al 60% da Iren e al 40% da F2i, il fondo di investimento in infrastrutture guidato da Vito Gamberale.
“Riteniamo estremamente preoccupante e allucinante la situazione in cui si trova Iren: per questo chiediamo in primo luogo la cacciata degli attuali amministratori di Iren, i primi responsabili della crisi in cui la multiutility si trova.
Chiediamo che i sindaci e i consigli comunali abbiano uno scatto d’orgoglio, prendano atto del fallimento delle politiche di privatizzazione perseguite e finiscano di farsi prendere per il naso da gente che prende centinaia di migliaia di euro per poi provocare un debito di miliardi sulle spalle della collettivita’”, tuonano il segretario regionale del Prc Nando Mainardi e i segretari provinciali Alberto Ferrigno (Reggio), Paola Varesi (Parma) e David Santi (Piacenza).