Sono in tutto quattro gli interventi portati a termine nei giorni scorsi dall’Amministrazione provinciale sulla viabilità provinciale nei Comuni di Zerba e Ottone. Questa mattina il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha fatto visita ai borghi della Valboreca e dell’alta Valtrebbia per verificare la conclusione degli interventi. “Il sopralluogo di oggi – ha annunciato il presidente Trespidi – è solo il primo di una serie di visite per verificare i lavori fatti nei comuni di montagna. L’Amministrazione provinciale sta attuando una politica concreta e sussidiaria di sostegno verso le aree più svantaggiate della provincia attraverso interventi relativi soprattutto alla viabilità e alla messa in sicurezza dei collegamenti; nei prossimi mesi saranno visibili ulteriori risultati”.
In particolare la Provincia di Piacenza, grazie anche al sostegno della Regione Emilia Romagna, è riuscita a riqualificare la strada provinciale 18 di Zerba in alcuni tratti danneggiati per un valore complessivo di circa 150mila euro. Nel Comune di Ottone, nella località Bagnolo, con il contributo di 100mila euro della Regione, sono stati messi in sicurezza il primo tornante della strada provinciale che conduce a Zerba (attraverso il ripristino di un muro di sostegno della carreggiata che nel dicembre del 2009 aveva subito un crollo) e un tratto di strada che aveva subito un cedimento parziale verso valle a causa della presenza di acqua non regimata nell’area circostante. Nell’abitato di Zerba invece, con una spesa totale di 49160 euro, la Provincia ha provveduto da un lato alla ricostruzione urgente di un muro di sostegno a valle della strada con materiale riutilizzato dall’abbattimento di un edificio e dall’altro all’allargamento del piano viabile per il transito pedonale.
“Grazie ad una forte sinergia tra Comune, Provincia, privati (proprietari dei terreni) e imprese responsabili dei lavori (Agostino Barbieri e C. Snc e Edilgiemme) – ha detto questa mattina il sindaco di Zerba Claudia Borré – abbiamo ottenuto un risultato importante per la nostra montagna, che testimonia l’attenzione riservata dall’Amministrazione provinciale al territorio”. “Gli interventi – ha aggiunto il sindaco di Ottone Giovanni Piazza – sono il segno concreto di un rapporto forte tra le istituzioni: il previsto riordino delle Province metterebbe in serio pericolo un sistema che oggi funziona e produce risultati”.
Al sopralluogo hanno preso parte anche l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Sergio Bursi, il dirigente del Settore Viabilità, edilizia e Infrastrutture della Provincia Stefano Pozzoli, l’assessore del Comune di Zerba Laura Chiappano, il tecnico Bruno Ricci e i rappresentanti delle imprese responsabili dei lavori conclusi.
LA CURIOSITA’ – Il piccolo Comune piu’ anziano d’Italia e’ Zerba, in provincia di Piacenza: al 1 gennaio 2011 il 63,8% della sua popolazione ha gia’ superato i 64 anni di eta’. E’ una delle curiosita’ che emerge dall’Atlante dei Piccoli Comuni 2012 elaborato dalla Fondazione Ifel dell’Anci, che sara’ presentato sabato prossimo alla XII Conferenza nazionale dei piccoli Comuni e delle Unioni di Comuni di Arona.
Ma non solo, perché dal 2003 al 2011 nei comuni di Meugliano (Torino), Cervatto (Vercelli), Morterone (Lecco), Falmenta (Verbano Cusio Ossola) non e’ stata festeggiata alcuna nascita.
In base a quanto riferito dall’Atlante, inoltre, in 31 piccoli comuni tutti i bambini nati nel corso del 2010 sono di origine straniera. Roccafranca (Brescia) e Mansue’ (Treviso) sono i due comuni con il maggior numero di nascite di bambini di origine straniera in termini assoluti, ben 35 nascite rispettivamente. Ingria, in provincia di Torino, e’ l’unico piccolo comune al 1 gennaio 2011 in cui non vivono minorenni: il residente piu’ giovane ha infatti gia’ compiuto i 23 anni di eta’. Bisaccia, in provincia di Avellino, e’ invece quello che agli inizi del 2011 conta, in termini assoluti, il maggior numero di cittadini che hanno gia’ compiuto almeno 100 anni: 9 residenti. Ma il piccolo Comune piu’ anziano d’Italia e’ proprio Zerba, in provincia di Piacenza: al 1 gennaio 2011 il 63,8% della sua popolazione ha gia’ superato i 64 anni di eta’. Segue Schiavi di Abruzzo, in provincia di Chieti, con il 60,8% dei cittadini con 65 anni e piu’.
Secondo quanto rileva l’Atlante, all’1 gennaio 2011 dei 20 comuni meno popolosi ben 14 sono piemontesi, mentre i restanti 6 sono lombardi. Pedesina e Morterone, il primo in provincia di Sondrio ed il secondo in quella di Lecco, contano il minor numero di abitanti in tutta Italia: 34 e 37 cittadini rispettivamente.