Sulla vicenda di Luigi Ferraroni il segretario della Lega Nord Pietro Pisani deciderà se agire per vie legali a causa delle sue esternazioni sui mezzi mediatici. La comunicazione giunge oggi nel corso della conferenza stampa organizzata dal Carroccio piacentino in seguito alle dimissioni polemiche di Ferraroni appunto e di Enzo Varani, consigliere provinciale. Pisani spiega di non essere soddisfatto, esattamente come Varani, della politica portata avanti in provincia e dei risultati ottenuti: “Ma non è frutto di una carenza di lavoro – spiega Pisani– e comunque non si può fare sempre ciò che si vuole” conclude. “Non si può dire che non abbiamo lavorato – spiega invece Giampaolo Maloberti – quella di Varani è stata la sortita di una persona che rientra nella lista nera dei meno presenti in consiglio provinciale. Noi non siamo maghi, non ci piacciono i giochi di prestigio“.
Si è parlato anche del caso di Loredana Bossi, estromessa dalla sua posizione di vicesindaco di Sarmato dal primo cittadino Anna Tanzi per non aver votato a favore del bilancio comunale: “Erano stati tagliati fondi per il settore del sociale con particolare riferimento ad iniziative inerenti l’infanzia. Se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto”.
La vicenda affonda le radici nella discussione di bilancio avvenuto alcuni giorni fa nel Comune di Sarmato (Piacenza). Oltre alle immancabili discussioni tra maggioranza e opposizione, infatti, si era creata una profonda frattura anche all’interno della giunta. Frattura avvenuta tra il sindaco Anna Tanzi del Pdl e il vicesindaco Loredana Bossi della Lega Nord.
Secondo la minoranza il bilancio presentava voci di spesa che potevano essere evitate con il risultato di ottenere una situazione economica più rosea rispetto a quella effettivamente presentata in seduta consigliare, nella quale si parla di un bilancio chiuso in pareggio con un calo delle entrate di 83mila euro circa rispetto al precedente consultivo.
Ancor prima la Bossi aveva presentato un emendamento con il quale proponeva di eliminare i compensi per i consiglieri e devolvere l’equivalente delle indennità al settore sociale. Proposta rifiutata categoricamente dal sindaco Tanzi che spiegò: “Non tutti possono fare a meno del rimborso consigliare, per alcuni rappresenta una vera e propria necessità”. Una frattura che appunto portò alla cacciata del vicesindaco Bossi.
Di seguito il duro comunicato dei consiglieri Danila Pedretti e Giampaolo Maloberti all’indirizzo di Enzo Varani
“PROCESSO A SAN GIORGIO E CONSEGUENZE DELLE SUE BOUTADE, NE RENDA CONTO AL SUO ‘FIUME DI VOTI’”
«Il consigliere Enzo Varani invece di dirsi “dispiaciuto” per la sua sortita in consiglio provinciale dovrebbe riflettere sulle conseguenze della sua azione. Aver fatto mancare il numero legale su una votazione importante come l’assestamento di bilancio ha protratto a oltranza i tempi di approvazione di opere utili alla collettività e ha causato un aggravio di costi (pubblici), perché costringe a una nuova convocazione del consiglio. Evidentemente nelle valutazioni da lui fatte sull’opportunità di un simile gesto ha totalmente omesso queste riflessioni. I primi ad essere dispiaciuti sono i cittadini. E siamo sicuri che tra questi c’è sicuramente anche una fetta dei 1713 che l’hanno votato e l’hanno votato, ricordiamolo, perché si presentava col simbolo Lega Nord e non perché si chiama Enzo Varani da San Giorgio.
Una sana riflessione sul tema lo aiuterebbe a ridimensionare le autoincensazioni e le elegie personali. E proprio questa ricerca della visibilità ad ogni costo con la sortita dell’ultimo consiglio pare essere stata soddisfatta. Come è stata soddisfatta quando si è presentato con un cane in sala consiliare.
Il “fiume di voti” (come ama rimarcare) che lo ha travolto, portandolo e in consiglio provinciale e in consiglio comunale, oggi certamente si starà interrogando sul perché delle sue dimissioni improvvise dal Comune di San Giorgio, il perché di assenze prolungate (tanto prolungate da schiaffarlo nella lista nera dei consiglieri meno presenti alle sedute) dal consiglio provinciale, il perché del processo che lo vede imputato con le accuse di violazione della privacy e intromissione fraudolenta della casella di posta elettronica del sindaco di San Giorgio.
Non ci sorprende che Varani nel movimento Lega non si sia trovato a suo agio: il nostro metodo è infatti ben diverso dal suo. Alle “sparate” preferiamo gli interventi propositivi, alle boutade opponiamo la critica costruttiva. Non siamo mica maghi, per questo ai giochi di prestigio preferiamo la concretezza, ben coscienti di non avere bacchette né sfere di cristallo per risolvere i problemi dell’umanità, ma seriamente – e più umilmente – disponibili ad adoperare tutte le nostre energie per cercare di dare risposte credibili ai piacentini”.
I consiglieri provinciali
Danila Pedretti
Giampaolo Maloberti