Foti (Pdl): “Tagli alle spese e riduzione dell’Imu, Dosi faccia come Pisapia”

“Dosi non sia peggio di Pisapia, comprenda che l’equilibrio di bilancio si può ottenere anche tagliando le previsioni di spesa e non solo mantenendo inalterato l’Imu”. A parlare è l’onorevole Tommaso Foti, consigliere comunale del Pdl. Foti interviene dopo che ieri il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha tagliato il gettito Imu di 25 milioni di euro, compensandolo con tagli alle spese.

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IL COMUNICATO DELL’ONOREVOLE TOMMASO FOTI

“E’ motivo di soddisfazione se anche il Sindaco Dosi condivide alcune delle proposte emendative al regolamento e alle aliquote Imu presentati dal Popolo della Libertà. Tuttavia un punto deve essere chiaro: l’equilibrio di bilancio lo si può ottenere non solo mantenendo inalterato il gettito Imu, ma anche tagliando un po’ le previsioni di spesa” lo sostiene l’on. Tommaso Foti, consigliere comunale del PdL ” Del resto, che tale sia la strada da seguire, non lo diciamo solo noi ma anche la sinistra. E’ il caso – sostiene l’esponente azzurro – del Comune di Milano dove proprio ieri il sindaco Pisapia ha acconsentito ad un taglio del gettito Imu di 25 milioni di euro, compensato da tagli di spesa equivalenti”.

“A Piacenza, invece, la proposta di riduzione minima di alcune aliquote Imu viene compensato con l’aumento dell’imposta a carico dei proprietari di negozi sfitti. E’ veramente stupefacente – aggiunge l’on. Foti – pensare di rilanciare il commercio nella nostra città, inopinatamente punendo coloro che hanno acquistato un negozio e non riescono a locarlo. E’ chiaro che una politica siffatta, altro non potrà che favorire quella trasformazione dei negozi posti ai piani terra in garages da tempo già in atto, con il compiacente ed irresponsabile assenso della sinistra.”

“Sarebbe meglio – conclude il consigliere del PdL – che chi sostiene Dosi, anziché vivere l’amministrazione comunale sui bricchi, si facesse carico non solo di sollecitare il proprio schieramento, anziché altri, ad evitare inutili perdite di tempo alla città (ora nella formazione della giunta, ora nel valzer del cambio reiterato di deleghe agli assessori, ora infine nel posticipo dei termini per la presentazione dei curriculum da parte di chi aspira alle nomine

comunali) ma anche ad avere quella determinazione nell’andare incontro alle richieste sensate dell’opposizione che, ad esempio, proprio Pisapia ha mostrato.”