Pd spaccato a Fiorenzuola: il bilancio non passa per uno strappo interno

Con questo gesto si sono collocati al di fuori della maggioranza”. E’ stato categorico Giovanni Compani, sindaco di Fiorenzuola, nel commentare l’astensione dal voto di tre dei suoi consiglieri, che ha portato al rinvio dell’approvazione del bilancio previsionale. Una spaccatura all’interno del Partito Democratico, che il primo cittadino ha visto come una vera e propria forzatura. “Volevano un rappresentante in giunta” ha affermato Compiani “ma io non accetto ricatti”.

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La goccia che ha fatto traboccare il vaso si è registrata ieri quando, durante l’approvazione del bilancio 2012, che con 8 voti a favore e altrettanti contrari è stato necessario rinviare la seduta a metà agosto. Un rinvio che però ha un nome e un cognome, anzi, tre: Arcari, Fanti e Savinelli, i consiglieri di maggioranza che hanno votato con l’opposizione targata Pdl e Lega

Uno strappo, tutto interno al Partito Democratico, che non si è profilato come un fulmine a ciel sereno. Era infatti qualche tempo che i tre, rimasti scontenti per la costituzione della giunta, avevano iniziato a presentare la richiesta di essere rappresentati in qualche modo nella “stanza dei bottoni”. Così, ai continui rinvii di un compromesso, hanno deciso per la dimostrazione plateale di dissenso su un passaggio così importante come il bilancio del comune.

“Senza motivazioni o dichiarazioni di voto hanno votato contro” ha detto un infuriato primo cittadino, il quale ha sottolineato “c’è la richiesta di avere un rappresentante del loro gruppo, e non del mondo cattolico, all’interno della giunta. Disponibilità che avevo manifestato a dialogare ma non con il ricorso ai ricatti”.

 

IL PDL DI FIORENZUOLA: “COMPIANI NON HA PIU’ UNA MAGGIORANZA, SI DIMETTA”

“Il Popolo della Liberta’ di Fiorenzuola denuncia la gravità della situazione politico-amministrativa venutasi a creare in Comune a seguito della bocciatura del bilancio di previsione 2012, verificatasi nella seduta del consiglio comunale di lunedì 25 giugno”, lo sostiene in una dichiarazione  il capogruppo azzurro Massimiliano Morganti

” Abbiamo evidenziato come forza d’opposizione nel corso del dibattito l’assenza di condivisione, partecipazione e trasparenza nella stesura del bilancio, oltre ad avere sottolineato la difficile sostenibilità complessiva dell’impianto fiscale, che si basa su entrate incerte come quelle delle alienazioni di terreni o gli introiti derivanti dalle ipotizzate violazioni al codice della strada. Alla documentata denuncia da parte dei consiglieri del Pdl e degli altri gruppi d’opposizione – afferma il capogruppo del PdL – si e’ aggiunta la protesta che covava da tempo all’interno della maggioranza di centro-sinistra e che ha trovato nell’espressione di un voto contrario al bilancio la sua piu’ chiara manifestazione”.

” I malumori interni alla maggioranza, noti fin dalla nascita della giunta Compiani, non sono possono essere liquidati piu’ come semplici mal di pancia: la bocciatura  di un atto politico-amministrativo fondamentale quale e’ il bilancio di previsione da parte di tre consiglieri comunali del Partito Democratico – evidenzia Morganti – non solo assesta un colpo formidabile alla credibilita’ della  maggioranza uscita solo un anno fa dalle urne, ma ne attesta uno stato di precarieta’ numerica che se dovesse protrarsi nel tempo non potra’ che decretarne la fine”. 

” Le risse all’interno del Partito Democratico che sempre piu’ frequentemente si manifestano nelle istituzioni – ora a Piacenza in occasione della formazione della Giunta Dosi, ora a Fiorenzuola in occasione dell’approvazione del bilancio – non possono ridurre quest’ultime a teatro di spattacoli davvero poco edificanti. Nel caso di Fiorenzuola in particolare – conclude Morganti – o Compiani dimostra di avere ancora una maggioranza numerica e politica che ancora lo sostiene oppure si dimetta, consentendo ai cittadini di scegliere un nuovo sindaco.”